CIVITAVECCHIA – Il Coordinamento di Freedom ha deciso di non presentare più la propria lista alle prossime elezioni comunali e di non sostenere nessuna candidatura. Ne ha dato comunicazione ufficiale durante l’odierna conferenza stampa. “Dall’inizio abbiamo cercato nella linea d’opposizione di costruire un’area moderata che potesse offrire un’alternativa alla città perché per il rinnovamento di cui Civitavecchia ha bisogno bisognava provare a stare tutti insieme – spiega l’ex Sindaco Alessia De Sio – ma non avendo intenzione di presentare candidature a sindaco per il nostro gruppo, nonostante gli oltre venti incontri con i personaggi della politica locale e non, negli ultimi tempi sono nate coalizioni, liste e candidature a sindaco estranee al nostro percorso. Per questo – conclude De Sio – abbiamo deciso di non concorrere alle prossime amministrative, per onestà e coerenza con il nostro programma”. La causa principale di questa decisione è stato il caos del panorama politico locale e la frantumazione di quella compattezza ideologica e di programma che invece Freedom cercava di coltivare da circa un anno. “Ci siamo resi conto – dichiara Fabiana Attig – che avevamo degli interlocutori che guardavano altrove rispetto al progetto che poteva cambiare lo scenario politico locale. Per questo motivo non abbiamo intenzione di sostenere nessuno in questa tornata elettorale. Non andremo a votare e i nostri elettori faranno altrettanto. È inutile votare delle scatole vuote – continua la Attig – perché a Civitavecchia c’è stata la rincorsa al candidato sindaco e non al rinnovamento della città”.
A peggiorare il panorama elettorale, hanno spiegato Attig e De Sio, ci ha pensato poi “il naufragio del progetto di Freedom, Città Nuove e l’Udc, abortito prima di iniziare quando si è saputo che Citta Nuove avrebbe appoggiato il PdL”; progetto che nelle intenzioni avrebbe potuto creare il vero terzo polo della città. Attualmente ci sono sei candidati a sindaco e si prospetta un numero destinato sicuramente a salire.. Questo schieramento di forze, per Freedom, frammenta notevolmente la popolazione nella scelta della classe politica creando ulteriore caos generare, nel quale sarà difficile costruire qualcosa nella città. “Qualcuno pensava che la nostra opposizione fosse mirata alla ricerca di poltrone e questo rimarca la totale infondatezza di tale ipotesi. – continua la Attig – Noi partiamo da un altro presupposto: fare qualcosa di diverso per il bene della città, Freedom è nato con questo spirito di costruzione e così continueremo. Se si ama la propria città, aldilà delle appartenenze politiche, bisogna avere onestà intellettuale e per questo, alla luce di quello che è avvenuto, ci ritiriamo dalla gara elettorale”.
Francesca Ivol