FareItalia chiede la Primarie anche per il centrodestra

antonio cacaceCIVITAVECCHIA – “Per sanare le profonde spaccature nel centrodestra non c’è altra strada da percorrere delle elezioni primarie. Deve essere il popolo (del centrodestra) di Civitavecchia a decidere il candidato sindaco. L’atteggiamento del ‘io so io e voi non séte un c….’ coltivato dal sindaco in questi cinque lunghi anni, gli ha permesso, probabilmente, di terminare il mandato ma ha anche spaccato il centrodestra cittadino”, così si esprime Antonio Cacace (nella foto), portavoce “Fareitalia” di Civitavecchia. Secondo Cacace la candidatura a sindaco di Moscherini provocherà automaticamente nel centrodestra e nel Pdl altre candidature contrapposte che danneggeranno l’intera coalizione. “C’è un’unica soluzione per evitare altri otto anni di amministrazione Tidei e per dar spazio a una nuova generazione politica cittadina – dichiara Cacace –  un gruppo dirigente giovane, pulito e intelligente che abbia voglia di svolgere attività politica per pura passione e senso del dovere. Bisogna indire le primarie anche nel centrodestra per vincolare tutti i partecipanti a sostenere il vincitore invece di scontrarsi, come oggi si profila, l’uno contro l’altro a vantaggio esclusivo della sinistra”. Cacace sostiene che le primarie del centrodestra, se ci si lavora da subito, si potrebbero indire in concomitanza con quelle del centrosinistra e designare a gennaio i candidati alle elezioni. L’alternativa prevista è quella del tutti contro tutti. L’appello è rivolto ai diretti interessati ma soprattutto al sindaco uscente Moscherini e ai vertici nazionali del centrodestra. “Se non ci pensano loro – continua Cacace – ciò che ha unito nel 2007 la coalizione vincente a Civitavecchia potrebbe distruggerla”. FareItalia” ritiene che le primarie per scegliere i candidati a sindaco del centrodestra sia una soluzione ragionevole. “Siamo impegnati a portare avanti i valori propri del centrodestra e di una destra sociale che sia capace di lavorare per il Popolo e con il Popolo – scrive il circolo – Vogliamo farlo dentro l’attuale coalizione del centrodestra ma nel caso le nostre giuste istanze dovessero sbattere contro un muro di gomma non ci sottrarremmo, con spirito di servizio, alla domanda che monta dalla società civile ma che trova sponda già in numerosi soggetti politici, di una significativa svolta. Convinti comunque di fare quanto più ci sta a cuore: gli interessi della città e al tempo stesso della nostra parte politica, altrimenti condannata alla sconfitta”, conclude Antonio Cacace.