CIVITAVECCHIA – Rifondazione Comunista lancia la campagna di mobilitazione permanente dal titolo “Mo’ basta!” per contrastare con ogni mezzo il progetto di discarica ad Allumiere. “Chiamiamo a rapporto tutte le forze democratiche, sociali, politiche e singoli cittadini – spiega la segretaria Valentina Di Gennaro -che hanno la seria intenzione di contrastare l’ennesima atto di accanimento bárbaro contro il nostro territorio. L’ipotesi che la Malagrotta bis venga costruita sui territori dei monti della Tolfa deve essere fermata.
È necessaria la coesione di tutte le donne e gli uomini di questo territorio che vogliono gridare ‘Mo’ Basta!’.
Basta col vederci ridurre ogni respiro di aria pulita, ogni centimetro di costa fruibile, di mare balneabile, ogni oasi di verde e barlume di legalità e vivibilità. Presto organizzeremo una grande assemblea pubblica per mettere a valore tutte le energie, le disponibilità e le più svariate soggettività per cominciare a dire: Mo’ basta’. Invitiamo tutti ad aderire alla campagna di mobilitazione permanente”.
Intanto continuano i commenti sulla questione nel mondo politico locale. Prendono posizione anche l’Italia dei Valori e l’Udc. Per i dipietristi locali il rischio discarica potrà essere scongiurato finché non sarò annullato il Protocollo tra il Sindaco di Roma ed il Ministro della Difesa, e finché non sarà accolta, nel prossimo Piano dei rifiuti regionali in approvazione al Consiglio regionale, l’indicazione della delibera di Giunta Regionale di novembre scorso che individua un unico ambito territoriale ottimale dei rifiuti che permette a questi di poter essere trasferiti, trattati e smaltiti in qualsiasi parte della regione. L’Idv giudica inoltre inquietante il fatto che il progetto discarica preveda la realizzazione di un gassificatore “che si basa sulla gassificazione dei rifiuti che seppur innovativa rispetto agli inceneritori o alla co-combustione, quindi con minor impatto ambientale, tuttavia richiede il ricorso alla discarica per chiudere il ciclo dei rifiuti. Diversamente la dissociazione molecolare, come testimoniano, alcune realtà tedesche, riconducibili alla ‘pyromex’, consentano un trattamento termico del rifiuto indifferenziato in assenza di ossigeno, con emissioni zero, senza alcun bisogno di ricorrere alla discarica e che consentirebbe ad ogni città di poter chiudere quindi in loco il ciclo dei rifiuti senza alcun movimentazione dei rifiuti o di Cdr e quindi senza alcun aggravio ambientale. Perché – si chiedono – allora la scelta della mega-discarica e del gassificatore, tra l’altro neanche a casa propria? Miopia politica o interessi di alcuni operatori del mercato?”.
L’Udc sposa invece la linea annunciata ieri nel corso di un convegno svoltosi a S. Marinella dal Vicepresidente della Regione Lazio ed assessore all’Urbanistica, Luciano Ciocchetti, il quale ha confermato la completa insussistenza dell’ipotesi di una megadiscarica nel nostro territorio. “La soluzione al problema dei rifiuti di Roma deve essere trovata nell’ambito del territorio della capitale” le sue parole. “Questa la netta dichiarazione – commenta invece il segretario cittadino Marco Di Gennaro – che pone fine al tentativo di Alemanno e La Russa di violentare ulteriormente l’ambiente del nostro territorio. Riteniamo archiviata questa ennesima minaccia alla nostra salute ed al nostro ambiente, minaccia rispetto alla quale l’unica risposta sarebbe stata l’insurrezione bossiana. Ma non abbassiamo la guardia”.