De Paolis: “Lungarini mistifica la realtà”

sandro de paolisCIVITAVECCHIA – Sarebbe meglio che il consigliere Lungarini, invece di proseguire ad affermare boutade per coprire gli errori commessi, ammetta che la diretta streaming si svolgeva in maniera del tutto irregolare. Nessuno, all’interno del Popolo della Libertà è contro le riprese all’interno del consiglio, tale mistificazione è dovuta dal fatto che nella scorsa seduta ho chiesto, come Capogruppo del Pdl, se le riprese video fossero regolari, ed è venuto fuori che la diretta streaming era di fatto abusiva, poichè non autorizzata da nessun atto formale. E’ semplicemente ridicolo quanto afferma Fabrizio Lungarini sulla nostra presunta volontà di censurare la seduta sul conto consuntivo perchè al documento che si approverà domani non è stata cambiata una virgola rispetto alla bozza redatta dall’ex assessore De Angelis. Il conto consuntivo presentato da Venanzi è identico a quello compilato dalla nostra amministrazione, prova provata che tutte le illazioni e le tragedie messe in atto dal centrosinistra sull’esistenza di un buco di bilancio sono solamente fandonie.
Inoltre, il consigliere Lungarini non sa, evidentemente, che durante la precedente amministrazione venivano regolarmente svolte riprese tv ai consigli comunali, da parte emittenti locali, ma esse erano autorizzate e legali e un’altra altra prova del fatto che la maggioranza si trova in torto è che qualora le riprese in streaming effettuate nei precedenti consigli comunali fossero state formalmente autorizzate, oggi non ci sarebbe bisogno di richiederne l’approvazione in consiglio, come il giovane consigliere ha annunciato e di stilare un regolamento. A tal proposito, ieri Lungarini è venuto in conferenza dei capogruppo presentando una bozza di regolamento da lui redatta in fretta e furia la sera prima. Ma forse la sua inesperienza non gli fa comprendere la complessità della legge sulla privacy, che riguarda ad esempio l’impossibilità di riprendere il pubblico, che è stato illegittimamente ripreso nelle ultime sedute e la presenza di una chat anonima, in cui fioccano insulti di ogni genere nei confronti dei consiglieri e per la quale non si conosce il moderatore. Tutti questi aspetti vanno analizzati da maggioranza e opposizione, quindi è inutile continuare a menare il can per l’aia e cercare di buttarla in caciara: Lungarini e i suoi colleghi ammettano l’errore e comincino a confrontarsi in modo serio con noi.

Sandro De Paoli – Capogruppo del Pdl