Comitato Usi civici: “L’Agraria alla disperata ricerca di contanti”

CIVITAVECCHIA – Dal Comitato usi civici Civitavecchia riceviamo e pubblichiamo:

“Con l’ultima risposta che abbiamo letto in questi giorni sulla stampa il presidente dell’agraria De Paolis ha veramente toccato il fondo.
De Paolis afferma nell’articolo che le raccomandate per 384 mila euro inviate in questi giorni riguardano le quote sociali di 10,33 euro annui non pagate a suo tempo dai soci.
Ora, asserire che 384000 euro riguardano le quote associative degli ex soci è fuori da ogni logica, dato che la somma dovuta da ciascun socio cancellato è pari a 30,99 euro ( tre anni a 10,33 per anno). Dovrebbero perciò aver perso la qualifica di socio dal 2007 al 2020 ben 12391 soci, cosa praticamente impossibile e l’UAC avrebbe chiuso per mancanza di soci.
Oltretutto le quote non sono comunque esigibili per una serie di motivi: da codice civile art. 2948 le quote si prescrivono dopo cinque anni, la sentenza della corte di cassazione 4228/2015 stabilisce che non ha rilevanza giuridica un credito di natura esclusivamente patrimoniale e di importo minimo e, fatto fondamentale, lo statuto prevede che dopo tre annualità il socio decada, ma non recita esplicitamente, come necessario per pretendere il credito, che le quote verranno recuperate.
Poi la scelta di tempo è fantastica perché il presidente propone il recupero crediti non nei cinque anni di mandato, ma dopo che il mandato è scaduto dall’aprile 2020! Capiamo che il bilancio per la prima volta in negativo spinga questi signori a cercare denaro in ogni modo, ma lo facciano in modo sensato, magari diminuendo le enormi spese legali e non aumentando ulteriormente il contenzioso.
Consigliamo al decaduto presidente di convocare le elezioni nel suo interesse e soprattutto nell’interesse dei soci, mai convocati nel corso del suo mandato e contattati soltanto per esigere crediti non più riscuotibili”.

Comitato Usi Civici Civitavecchia