“Civitavecchia esclusa dal Piano regionale degli Istituti Tecnici Superiori”

baccelliCIVITAVECCHIA – Civitavecchia fuori dal Piano ITS della Regione Lazio. Lo denuncia Futuro e Libertà che polemizza con l’Amministrazione comunale per l’esclusione delle scuole cittadine dagli Istituti Tecnici Superiori di istruzione terziaria, previsti dal DPCM del 25 gennaio 2008 voluto dall’allora Ministro Fioroni e attuati definitivamente con provvedimento dell’attuale Ministro Gelmini.
Gli ITS formeranno“super-tecnici” nelle aree tecnologiche del piano di intervento “Industria 2015”: efficienza energetica; mobilità sostenibile negli ambiti della logistica, del trasporto aereo, marittimo e ferroviario; nuove tecnologie per il “made in Italy”, negli ambiti: meccanica, moda, alimentare, casa e servizi alle imprese; beni e attività culturali; informazione e comunicazione; tecnologie della vita.
“Sono quindi una straordinaria opportunità formativa e lavorativa per i giovani – commenta l’esponente di Fli Daniele Ceccarelli – L’ultimo rapporto dell’Ocse ha dato grande risalto all’avvio degli Its e in particolare a queste tipologie di relazione con il sistema universitario e con quello delle imprese che richiedono competenze non definite esclusivamente dalle scuole considerando che spesso non trovano le professionalità tecniche di cui necessitano e questa carenza costituisce un ulteriore elemento di debolezza nella competitività internazionale”.
Ebbene al Piano ITS della Regione Lazio risulta inspiegabilmente assente la nostra città. “Sono state scelte città come Vetralla e Gaeta – rileva Ceccarelli – ma non Civitavecchia nonostante abbiamo il porto più importante d’Italia e altre realtà portuali come Genova, Napoli, Venezia ne ospitano almeno uno. I nostri istituti Isis Calamatta, Itis Marconi, Iis Viale Adige e Itc Baccelli potrebbero essere gli enti di riferimento di una sinergia tra Comune di Civitavecchia, Provincia di Roma ed imprese private del settore per istituire un ITS nella nostra città. Il Miur ha messo a disposizione un fondo di 5 milioni di euro per la creazione di questi istituti. Tra l’altro il personale docente per il Piano Its sarà reclutato per il 50% dalla scuola pubblica e per il 50% da imprese ed organismi di imprese, quindi con una conseguente nuova richiesta di occupazione per questi ruoli”.
“A questo punto – prosegue polemicamente – chiedo all’Assessore Vinaccia se Civitavecchia abbia almeno presentato domanda e in caso affermativo per quale motivo non sia stata accolta (la competenza è regionale ma nella stragrande maggioranza degli ITS costituiti le amministrazioni locali e provinciali fanno parte della fondazione che li gestisce) e quali azioni intende mettere in campo nel tentativo di recuperare il ritardo attraverso la ripresa della concertazione con l’Ufficio scolastico provinciale, regionale e il Miur. In tal senso faccio un appello anche all’Assessore Provinciale Rita Stella invitandola a farsi promotrice di una concertazione tra Provincia di Roma, Amministrazione Comunale di Civitavecchia, un istituzione scolastica locale e imprese private al fine di creare una fondazione che possa istituire e gestire un ITS nella nostra città, presentando cosi un progetto serio e fattibile alla Regione Lazio facendo forti pressioni affinché inserisca la nostra città nel Piano ITS regionale e magari già dall’anno scolastico 2012/2013 i giovani locali potranno godere di questa straordinaria opportunità”.