CIVITAVECCHIA – Un’altra doccia fredda per Civitavecchia. Il Deposito fiscale cittadino chiuderà infatti i battenti a partire dal 1 gennaio, con inevitabili ripercussioni in termini di servizi per i suoi sette dipendenti e per le tabaccherie locali. Una notizia immediatamente criticata dalla politica locale.
“La notizia della volontà di chiudere il deposito fiscale di Civitavecchia rappresenta un impoverimento del nostro territorio che pare ingiustificato – afferma il Sindaco Ernesto Tedesco – anche e soprattutto perché andrà ad incidere negativamente sui livelli occupazionali. Per questo ci eravamo fatti promotori di una azione, tra i sindaci del comprensorio, per ostacolare questa decisione. Già l’anno scorso riuscimmo a scongiurare l’evenienza, si insiste tuttavia in una scelta evidentemente illogica, come quella di chiudere il deposito fiscale in una città portuale e sede di numerose attività logistiche, in procinto peraltro di divenire porto Core dell’Unione europea. Civitavecchia e il suo comprensorio rischiano quindi di perdere un servizio importante e peraltro anche otto posti di lavoro. Una prospettiva che va impedita e per la quale continueremo a batterci”.
A prendere posizione anche la consigliera regionale di Italia Viva, Marietta Tidei: “Oltre alla perdita del posto di lavoro per sette dipendenti, questa decisione sbagliata creerà un disagio enorme alle tantissime tabaccherie della zona che, laddove non avessero il trasporto, e comunque per le urgenze, saranno costrette a recarsi al deposito di Ronciglione per rifornirsi. L’anno scorso si era riusciti ad ottenere una proroga di un anno, ma ora purtroppo non è stato possibile replicare questa opzione: spero tuttavia che ci siano ancora i margini per intervenire ed evitare la chiusura. Resta, però, un atteggiamento prepotente, una brutta pagina scritta da un monopolista che non ha voluto tener conto delle esigenze del territorio”.