Cento cittadini interrogano Zingaretti sugli usi civici

CIVITAVECCHIA – Cento cittadini interrogano il Presidente della Regione Lazio Zingaretti sulla questione degli Usi Civici a Civitavecchia e il consigliere regionale De Paolis interroga l’assessore Carlo Hausmann.

“Seppure con molto ritardo – ha detto infatti Vittorio Petrelli, primo firmatario della lettera a Zingaretti – registriamo con soddisfazione che il Consigliere Regionale De Paolis finalmente, prendendo atto dell’esistenza della transazione del 1929 e che abbiamo reso nota da oltre un anno in cui si svincolavano i terreni cittadini gravati dall’Uso Civico ossia le tenute Ferrara e Bandita delle Mortelle, ha promosso un’interrogazione perché si faccia luce sulla vicenda. Il promotore, coerentemente, si domanda se abbia motivo d’esistere la Determina regionale dirigenziale n. AO7844, promossa durante l’amministrazione Zingaretti, la stessa che lui sostiene e che dà esecuzione a quella sentenza (tra l’altro solo 23 anni dopo la sua emanazione) ignorando le palesi illegittimità circa le mancate notifiche ai cittadini coinvolti dell’esistenza di un procedimento a loro carico sia prima che durante e dopo la sentenza. Per non parlare della mancanza ancora più grave che si effettuavano rogiti, dopo la sentenza, per quegli immobili senza che nessuno ne rivendicasse alcun diritto o fossero stati informati i notai o gli acquirenti di tale vincolo”.

In realtà allo stato attuale questa vicenda impedirebbe ad 1/8 dei civitavecchiesi il diritto di proprietà nonostante siano stati effettuati rogiti regolarmente registrati. Una vicenda che viene vissuta come assurda ed ingiusta, che avrebbe fermato una buona parte del mercato immobiliare perché sono coinvolti immobili in zone appetibili e che da sempre hanno costituito il fulcro principale delle compravendite cittadine. “Ci auguriamo che l’impegno dell’assessore regionale non si risolva con provvedimenti che di fatto sono risultati inefficaci come quelli già adottati dalla regione – ha continuato Petrelli – quali  la riduzione del valore  del consolidamento tant’è che oggi vengono messe in discussione persino le stime dei periti demaniali nonché  la stessa  parcellizzazione tant’è che per effetto di una Delibera dell’Agraria che è seguita vengono ricoinvolti  di fatto tutti i condomini  nella questione pena l’iscrizione ad un ruolo.

Proprio per le assurdità  di questa vicenda, “quali ad esempio – ricorda Petrelli – l’ obbligo per tutte le compravendite locali della produzione di un certificato o meno dell’esistenza del vincolo dell’uso civico il cui costo è pari a 100,00 euro o la liberatoria che chiunque aderisce al consolidamento è obbligato a sottoscrivre di rinuncia qualsiasi rivalsa qualora si dovesse scoprire o sentenziare l’inesistenza del vincolo”, cento civitavecchiesi hanno chiesto al Presidente Zingaretti se sia a conoscenza delle palesi illegiitmità che sottendono la vicenda ed hanno chiesto se non ravvisi gli stremi per un provvedimento di autotutela della Determina dirigenziale prodotta durante il Suo mandato concludendo la lettera con tali parole: “Tenuto conto che quanto illustrato rappresenta una questione di inaudita gravità giuridica, sociale e politica promossa dagli uffici regionali con la Determina di cui sopra vogliamo augurarci che Lei non conosceva a fondo tutti gli aspetti di questa vicenda che assegna precise ed   inconfutabili responsabilità alla Regione. Ci domandiamo con quale coraggio verrà a fare campagna elettorale a Civitavecchia dopo l’impiastro degli Usi Civici?
Signor Presidente, nel suo ultimo incontro nella nostra città del 24 aprile lei ha dichiarato ‘la Politica come mezzo dei bisogni dei cittadini’, quale migliore occasione rappresenta la soluzione della vicenda anomala degli Usi Civici a Civitavecchia per dare coerenza a quanto affermato”.