“Ritirati da scuola”, l’incredibile pubblicità dell’Istituto Hemingway

volantino scuolaCIVITAVECCHIA – I Giovani Democratici Circolo di Civitavecchia e l’Ass. Politico-Culturale XXV Aprile tornano di nuovo a parlare di scuola. Lo spunto stavolta lo offre un volantino “che invita deliberatamente a ritirarsi da scuola, finalizzato a guadagnare iscrizioni da eventuali carriere deficitarie degli studenti”.
È questo, infatti, come denunciano le due organizzazioni politiche, lo strumento che il Liceo Paritario “Hemingway” ha utilizzato davanti al Liceo Statale “G. Galilei” per fare pubblicità al proprio istituto “tramite due solerti ed indubbiamente affezionati alunni di quella che potrebbe così purtroppo figurare come la scuola salva pagella.”
Parte dunque la campagna acquisti degli alunni, a suon di slogan mirabolanti, in un paese dove il futuro è incertissimo per le nuove generazioni, con dati allucinanti come il 29% (!!) di disoccupazione giovanile, (dato che farebbe tremare le vene ai polsi a governi dei paesi in via di sviluppo). La ricetta dello smantellamento della scuola pubblica trova una sponda ideologica negli istituti privati. Giovani democratici e XXV Aprile continuano così: ”In effetti questo è periodo di orientamento alla scelta degli istituti  superiori e ogni scuola propone, tramite i propri mezzididattici, un percorso per attrarre gli studenti medi, anche con forme di pubblicità per chi ha intrapreso un corso di studi insoddisfacente”.
Ma l’elemento che scatena la riflessione dell’associazione e che effettivamente desta perplessità è la scelta dello slogan: “Ci chiediamo perchè tra tutte le forme di pubblicità, il Liceo Hemingway abbia dovuto proprio scegliere un volantino così infelice, il cui punto centrale è costituito dalla scritta a caratteri cubitali ‘Rischi di perdere l’anno? Ritirati’ (vedi foto)”. In effetti il marketing è importante e, proprio come affermava Hemingway “La giusta maniera di fare, lo stile, non è un concetto vano. È semplicemente il modo di fare ciò che deve essere fatto. Che poi il modo giusto, a cosa  compiuta, risulti anche bello, è un fatto accidentale”.
Eccola dunque la ricetta per la crisi, per ogni crisi: ritirati e paga.