Tarquinia. Marzoli vs Mazzola: “Sulla Tia ancora nessun chiarimento esaustivo”

Marzia MarzoliTARQUINIA – Le risposte del sindaco di Tarquinia Mazzola sull’aumento della Tia sarebbero solo “attacchi vuoti e polemici, sullo stile dividi et impera”.  Secca e pungente la replica della portavoce del Sib Marzia Marzoli (nella foto), che segna un nuovo calcio d’inizio di quella che sembra una storia infinita e piena di incomprensioni: la questione della Tariffa Igiene ambientale (Tia). Tra le prime battute dell’accusa della Marzoli – che critica l’aumento,  a suo parere “spropositato” della tariffa nel comune viterbese – c’è la rinnovata accusa all’ufficio Tributi, per aver messo un veto sulla libera consultazione degli atti che permettono di conoscere i criteri di applicazione della tariffa per le attività balneari. Il divieto, spiega la Marzoli – è indice di “mancata trasparenza”. Molti infatti sono i nodi ancora insoluti sul fronte stabilimenti Balneari: “pagano come spiaggia, come bar o come ristorante?”- chiede la Marzoli – “E con quale criterio, sulla base di quale coefficiente?” Non tarda ad arrivare poi l’accusa diretta all’amministrazione comunale, e alla mala gestione del piano finanziario che avrebbe mostrato un aumento della TIA nonostante i buoni risultati della raccolta differenziata porta a porta nel 2010. Se i cittadini sono “virtuosi” in materia di raccolta di rifiuti, perché non godono di alcun incentivo sulla tassa, ad esempio una riduzione della bolletta a titolo di obiettivo raggiunto? “Avete il coraggio di spiegare”- continua pungente la Marzoli – “per quale motivo non si è ritenuto più importante premiare le buone pratiche di coloro che si impegnano nella riduzione dei rifiuti, per esempio con il compostaggio domestico?” A dare adito alle polemiche ci si mette poi la questione del premio percentuale destinato al gestore e non all’utente: tutti i proventi della raccolta differenziata infatti, sarebbero andati al gestore senza alcun beneficio per gli utenti. “ A pagare saremo sempre noi cittadini, noi aziende, mai la cattiva amministrazione”- conclude secca la portavoce Sib. E, a titolo di postilla, una replica al vetriolo all’assessore Celli, dopo la sua punteggiata dichiarazione in cui rendeva note, in termini di numeri e percentuali, le “cifre” della differenziata tarquiniese: “L’assessore Celli dovrebbe chiarire che a oggi gli obiettivi in materia di raccolta differenziata sono ancora quelli fissati dalla finanziaria del 2007 e, soprattutto, quelli fissati dall’art.205 c.1 del Codice dell’ambiente, che prevede il raggiungimento di almeno il 65% di differenziata per la fine del 2011. “ Il comune di Tarquinia è al 25%!” – precisa la Marzoli – “ A meno che non chieda una deroga (sull’esempio di Roma) dovrà raggiungere il 65% entro il 2012. A noi che paghiamo tutte le inefficienze delle cattive amministrazioni, non resta che aspettare i risultati dichiarati.”