SANTA MARINELLA – Tiene sempre banco la questione Quartaccia, con l’ultimo Consiglio comunale che ha riaperto il dibattito sul futuro urbanistico dell’area. Se infatti la mozione che impegna l’amministrazione comunale ad una ricognizione dei vincoli paesaggistici sull’intero territorio comunale entro il 30 settembre ha trovato il consenso unanime di tutti i Consiglieri, altrettanto non è accaduto per quella che ha deciso di evitare i consorzi unici nelle zone ad espansione come la Quartaccia. Ed è su questo punto che il Circolo Benedetti Michelangeli del Prc espone tutte le sue riserve. “Sul che cosa si intenda fare alla Quartaccia, una volta chiariti i vincoli paesaggistici, non è dato sapere – affermano da Rifondazione comunista – Il piano quadro esistente, approvato dalla Giunta Tidei ed attualmente unico piano esistente su Quartaccia, non è ancora andato in porto a causa del vincoli paesaggistici evidenziati dalla Regione Lazio. Il piano presenta inoltra una serie di problemi: gli 11 comparti previsti dal Piano Quadro (a cui corrispondono 11 consorzi) dovrebbero trovare accordi per opere di urbanizzazione primaria e secondaria, mentre altre opere pubbliche fondamentali non spettano ad alcun comparto. Gli esercizi commerciali previsti sono eccessivi, la scuola è completamente decentrata, le case più alte chiuderebbero completamente la vista del mare alle case retrostanti. Come giustamente ha fatto notare Stefano Massera nell’ultimo consiglio comunale, questo piano quadro della giunta Tidei fu respinto dall’ex assessore all’urbanistica Giovanni Dani: il piano, suscettibile com’è ai veti incrociati tra comparti ed a probabili contenziosi e ricorsi, rischia di costituire un ostacolo allo sblocco delle lottizzazioni ed allo sviluppo armonico del quartiere (che prevederebbe più di 4000 abitanti: un paese nel paese) anzichè una scorciatoia”.
Altri secondo il Prc sarebbero gli strumenti di pianificazione urbanistica necessari alla Quartaccia ed a S. Marinella, “come un nuovo Pucg in base al quale rivedere il Piano Quadro di Quartaccia e pianificare il risanamento in tutti i quartieri. Ma nessuno – concludono – a partire dai cittadini della Quartaccia, credono che questa giunta sia in grado di portarle avanti, nè di coordinare, programmazioni urbanistiche di tale portata”.
