Petrelli: “Porticciolo allo scalo Matteuzzi? Idea scellerata”

scalo matteuzziCIVITAVECCHIA – Secco “niet” di Vittorio Petrelli al progetto del porticciolo turistico allo scalo Matteuzzi annunciato dal Delegato al diportismo Tandurella. Progetto che ha suscitato nell’esponente dell’Idv “perplessità e sconcerto”.
“Il programma elettorale ha sancito l’obiettivo fondamentale di dare una risposta al diportismo locale – afferma Petrelli – tant’è che si è previsto la possibilità di ‘approdi turistici’ cassando qualsiasi opera ‘dalle evidenti finalità di lucro e di grande impatto ambientale’. Nell’assemblea pubblica del 4 si è parlato invece di porticcioli che è cosa ben diversa dall’approdo turistico e nello specifico per lo Scalo Matteuzzi si è riesumato il progetto dell’Ing. Marconi che ci ha visto nel recente passato accaniti oppositori. Fare politica significa anche cercare il confronto con portatori di interessi diversi; il compito degli amministratori è quello di conseguire una sintesi e rivelare punti in comune. Se si parla di porticcioli, bisogna dire che intorno ad essi si sono coagulati anche interessi esterni alla città; ne è dimostrazione il costo dei posti barca, lievitato tanto che oggi esso è ben oltre la portata delle tasche dei civitavecchiesi per questo sarà necessario affrontare sopratutto la questione nelle sue implicazioni se si vuole dare una risposata ai nostri concittadini. Di contro, il tratto di costa dello scalo Matteuzzi (ma anche La Frasca) sono frequentati da moltissimi concittadini; lo scalo, qualche anno fa, è stato pure oggetto di una richiesta di referendum che, alla fine, non si è potuto realizzare. Rimane comunque vivo l’interesse dei civitavecchiesi per quel tratto di costa”.
E in tal senso Petrelli non esita a definire “scellerato” la progettazione del porticciolo allo scalo Matteuzzi. “Innanzitutto – spiega – perché ci priveremmo di una parte degli ultimi 4 Km di costa del tratto cittadino rimasti liberi a fronte dei 20, di una città marinara sempre più sulla carta geografica, considerato che 16 Km sono a disposizioni di varie servitù, per non sottovalutare i problemi legati alla viabilità che si creerebbero in quel tratto dell’Aurelia, quanto per i gravi danni all’ambiente, alla flora e alla fauna marina della zona”.
L’esponente dell’Idv si mostra invece più possibilista per quel che riguarda il progetto del porticciolo alla Frasca. “La scelta di farlo internamente appare buona e meno impattante tuttavia qualsiasi struttura o sviluppo possibile deve garantire, almeno per il nostro diportismo, ed in questo potrà tornare utile la prescrizione dell’Enel, due peculiarità imprescindibili: praticità ed economicità della gestione”.

Simone Pazzaglia