Parte dalla “Galice” la protesta degli insegnanti contro i nuovi tagli del Governo

scuolaCIVITAVECCHIA – La protesta degli insegnanti contro l’innalzamento non retribuito dell’orario scolastico e i nuovi tagli all’istruzione da parte del Governo arriva anche a Civitavecchia. La prima scuola a prendere duramente posizione è stato l’Istituto comprensivo “Ennio Galice”, il cui Collegio dei docenti, riunitosi nella giornata di ieri, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che censura con fermezza le misure inserite nella Legge di Stabilità e in queste ore oggetto di forti contestazioni in tutto il sistema scolastico italiano.
“Il Collegio Docenti – si legge nella premessa del documento approvato – esprime grave preoccupazione, indignazione e profondo dissenso nei confronti delle scelte politiche del Ministro Profumo e più in generale del Governo, fortemente punitive verso la scuola pubblica, caratterizzate da tagli di risorse e personale, attuati in forme diverse e non sempre trasparenti, nonché da una martellante svalutazione della professionalità e della libertà di insegnamento”.
Nello specifico gli insegnanti della “Galice”, che hanno aderito al Coordinamento delle scuole di Roma contro i tagli, esprime netta contrarietà rispetto ad una serie di provvedimenti all’ordine del giorno dell’agenda politica. In primo luogo il Ddl Aprea, “il progetto di riforma degli organi collegiali che restringe gli spazi di democrazia, aprendo la strada all’autonomia statutaria di ogni singola scuola, la conseguente messa in discussione di un sistema nazionale pubblico dell’istruzione e la pericolosa accelerazione sul ruolo dei soggetti privati che avranno la possibilità di entrare a far parte degli organi collegiali e in ragione del loro finanziamento esterno influenzare pesantemente il Piano dell’Offerta Formativa”.
In secondo luogo il Decreto Stabilità, “che aumenta l’orario di lavoro settimanale da 18 a 24 ore, con 6 ore in più non retribuite in cambio della possibilità di usufruire di 15 giorni in più di ferie da maturare nel periodo estivo: un vero e proprio scippo alle prerogative del CCNL 2006/09, un provvedimento che avrà forti incidenze negative sulla didattica e l’apprendimento e che chiuderà, al pari del concorso a cattedre appena bandito dal Ministero, la porta all’insegnamento a circa 30.000 precari inseriti nelle graduatorie”.
Infine, dopo la rottura del tavolo tra Miur e Organizzazioni Sindacali dello scorso 11 ottobre sul pagamento degli scatti di anzianità per l’anno scolastico 2011/12, il Collegio Docenti della “Galice” chiede con forza al Ministero di stanziare subito tutte le risorse utili alla copertura totale degli scatti senza ulteriori decurtazioni dal bilancio della scuola pubblica, anche e soprattutto alla luce degli ultimi stanziamenti ad hoc per il comparto della scuola privata”.
Una presa di posizione piuttosto ferma, dunque, quella dei docenti della “Galice”, che non sembra limitarsi soltanto alle parole, dicendosi pronti ad attuare ogni forma di contrasto e resistenza a tali scelte politiche, in collaborazione con altre scuole del territorio, per salvaguardare la conoscenza quale bene comune e per restituire dignità al lavoro, dopo anni di tagli e assenza di progetto educativo complessivo”.