La conta interna ai democratici del Sol levante premia Yoshihiko Noda

Yoshihiko NodaYoshihiko Noda è il nuovo premier del Giappone. L’ha spuntata al termine di una contesa tutt’altro che indolore. Il titolare dell’economia del Commercio e dell’Industria giapponese Banri Kaieda, nella prima votazione dei 395 membri parlamentari del partito Democratico Giapponese, era risultato in testa, tra i cinque candidati in lizza, con 153 voti contro i 102 di Noda e la settantina dell’ex ministro degli esteri Seiji Maehara (il grande sconfitto). Ma la grande forza di Kaieda, quella cioè di essere appoggiato dall’uomo forte del partito, il discusso Ichiro Ozawa, (al quale fa capo la corrente più numerosa) si è rivelata un bowmerang letale. Al voto di ballottaggio, infatti, le correnti del partito di minoranza si sono coalizzate e l’hanno spuntata. Così, a sorpresa alla fine la conta interna ai democratici del sol levante ha visto vincetore l’outsider Yoshihiko Noda, fino a oggi ministro delle Finanze, che dunque sarà il nuovo premier giapponese. Le prime parole del neo premier dopo il sanguinoso scontro (5 candidati correvano infatti per la stessa poltrona) figuratosi però più come un blitz che come una battaglia campale (la campagna elettorale è durata meno di due giorni) sono state concilianti, viste anche le grandi sfide che attendono il Giappone dopo le catastrofi che lo hanno vessato: prima il terremoto e il conseguente Tsunami e in seguito l’incidente nucleare di Fukushima:  “La lotta è finita, ci attendono molti compiti e serve l’unità dei Democratici: ricostruire il Paese nel post terremoto e crisi nucleare, dare risposte al popolo che ci ha chiesto di governare [..] Ora dobbiamo cominciare a governare, velocemente: è come se ci trovassimo a spingere su una collina una palla di neve mentre viene giù”.
Il primo problema per l’ex ministro sarà il contrasto al rafforzamento dello yen che sta bloccando possibili politiche inflazioniste, utili in fase di ricostruzione; importante sarà semrpe in tema di ricostruzione  il passaggio parlamentare, previsto a ottobre, della maxi-manovra economica.
Greenpeace, appena eletto Noda, gli ha inoltrato la richiesta di ordinare il rinvio della ripresa dell’anno scolastico nella città di Fukushima, in quanto i monitoraggi effettuati autonomamente dall’associazione ambientalista avrebbero riscontrato (anche presso alcune strutture già sottoposte a decontaminazione) un livello di radioattività superiore agli standard internazionali consentiti. Nessun genitore – ha detto Kazue Suzuki di Greenpeace Japan – dovrebbe essere messo di fronte alla scelta per i suoi figli tra esposizione radioattiva ed educazione”.
Solo i mercati sembrano aver ritrovato timido ottimismo solo per la presenza del nuovo premier, a cui certo non mancheranno sfide nel breve e nel lungo periodo.