“Il Mare d’Inverno” restituisce ancora quintali di rifiuti

mare d'invernoLADISPOLI – Grande successo per la XX° edizione de “Il Mare d’Inverno”, l’iniziativa organizzata dall’associazione ambientalista Fare Verde finalizzata alla pulizia degli arenili nei mesi invernali e sensibilizzare i cittadini sulla necessità di ridurre e riciclare i rifiuti.
Quest’anno l’appuntamento era sul lungomare di Marina di Palo dove, nonostante il clima rigido, in tanti si sono dati appuntamento di prima mattina. Dopo una calda ed inaspettata colazione comunitaria si è dato ufficialmente via alla ventennale edizione della manifestazione, armati di guanti, sacchi e retini. Attorno alle 11.30 i primi rientri alla base, con grossi sacchi stracolmi di tutto e di più. Dall’immancabile plastica sotto tutte le forme ad oggetti che non si capisce come siano arrivati in spiaggia. Il palmares per l’oggetto dell’anno l’ha vinto chi ha abbandonato in spiaggia un tavolaccio da pittore, un tavolo componibile di almeno tre metri, normalmente usato dai pittori edili per la preparazione della carta da parati.
“Le discariche devono essere considerate per quello che sono: l’ultima soluzione possibile per i rifiuti che non si riescono a eliminare o riciclare – afferma Walter Augello responsabile locale di Fare Verde – . Nuovi inceneritori, in un ciclo virtuoso dei rifiuti, sarebbero inutili. L’operazione di pulizia promossa da Fare Verde è stata l’occasione per informare i cittadini sulle possibilità di riduzione dei rifiuti, grazie a un volantino che conteneva informazioni sul ciclo dei rifiuti e alcuni consigli utili per ridurli a partire dall’acquisto”.
“Siamo soddisfatti per la grande partecipazione – ha continuato Augello – ogni anno sono sempre di più le associazioni ed i singoli cittadini che aderiscono alla nostra iniziativa. Colgo l’occasione per ringraziare Francesca Lazzeri, direttore de ‘La Coccinella’, Riccardo Oliva, Presidente dell’associazione ‘Memento Naturae’, Romeo Quintiliani presidente dell’associazione ‘Insieme’, Matteo Barone presidente dell’associazione ‘Natural-Mente’, i ragazzi dell’associazione ‘2punto11’ e della ‘Giovane Italia’ di Ladispoli, Pierluigi Sanchini responsabile locale dell’ASI Francesca Radicchi, Daniele Marini e Matteo Barone neo eletti nel consiglio comunale dei giovani, e tutti quei cittadini che sono venuti ad aiutarci”. “Quest’anno – conclude il responsabile di Fare Verde –  abbiamo colto l’occasione per toccare un altro tema che ci sta particolarmente a cuore, la vita del Parco di Palo Laziale, abbiamo affisso all’ingresso del parco pubblico uno striscione con scritto ‘Il bosco sta morendo salviamolo!’, tanto per ricordare ai nostri amministratori la situazione in cui versa il nostro polmone verde, sperando che questa volta recepiscano il messaggio di allarme”.
I volontari di Fare Verde come ogni anno, hanno colto l’occasione per stilare una specie di “hit – parade” dei rifiuti per dimostrare che sulle spiagge ormai si trova di tutto ed è dovere dei cittadini e delle pubbliche amministrazioni cooperare per tenerle pulite. Tra i rifiuti più gettonati mozziconi di sigaretta, bottiglie (in plastica e in vetro), scarpe,  contenitori in plastica e in polistirolo, batterie e copertoni per auto, bombolette spray il tutto raccolto in una quarantina di sacchi.
“Un ulteriore dato che non ci aspettavamo proprio di trovare – aggiunge Riccardo Oliva, presidente di Memento Naturae –  è stato il rinvenimento di un centinaio ma forse anche oltre di cartucce di fucile disseminate soprattutto verso Marina di San Nicola, tra la zona dell’area protetta Wwf e vicino ai resti del bunker. Il perché di tutti questi proiettili inquinanti non possiamo affermarlo con certezza anche se ci sono sospetti piuttosto evidenti. Intanto iniziamo il sondaggio e proviamo ad accendere quella meno fantasy: bracconieri che sparano contro i volatili vicino alle aree protette? O pseudo-pescatori che ‘sparano’ ai pesci? Cerchiamo di andare a fondo – conclude Oliva – e amplifichiamo tramite i nostri canali di diffusione per capire meglio cosa succede e che cosa non si conosce a Ladispoli!”.