Ieng Thirith non pagherà per i suoi crimini

Ieng ThirithInfermità mentale. Con questa motivazione, dovuta secondo i giudici alla sua avanzata età e al progredire del morbo di Alzheimer, l’ex first lady del movimento maoista e cognata del defunto “fratello numero uno” Pol Pot, Ieng Thirith, esce di scena dal processo in corso in Cambogia per i paurosi massacri dei Khmer rossi compiuti durante la sanguinosa dittatura tra il 1975 e il 1979. Dittatura che portò ad un genocidio costato la vita, secondo le stime redatte successivamente, a circa 2,5 milioni di persone. Ieng Thirth, oggi 80enne, ebbe un ruolo di primo piano nella feroce dittatura khmer, macchiandosi in prima persona, per ordini e disposizioni date, di deportazioni, torture, assassinii e rappresaglie; e per questo è stata messa sotto processo nel procedimento che sta cercando di fare giustizia per gli orrori compiuti dal regime di Pol Pot in quegli anni. Ma il pronunciamento a sorpresa di giudici sul suo stato di salute lascia supporre che, purtroppo, l’ex first lady rimarrà impunita per tutte le sue colpe. Davvero un brutto colpo per i sopravvissuti di quei drammatici anni che oggi attendono ancora giustizia.