“Da Partito del No a Partito della Censura”

aula pucciCIVITAVECCHIA – Lo straordinario successo dell’iniziativa di rendere fruibile a tutti le sedute del Consiglio Comunale e le ripetute figuracce incassate dall’opposizione nel corso delle discussioni, hanno trasformato il Popolo delle Libertà nella versione più oscurantista del Partito della Censura.
Dopo aver addirittura presieduto le prime due sedute del consiglio, a mezzo del consigliere anziano Frascarelli
e non aver fatto cenno su eventuali problemi circa la presenza delle telecamere istituzionali del Comune
(oltre a quelle di tutte le emittenti locali), tutte rigorosamente rivolte esclusivamente verso i banchi riservati ai seggi; dopo aver disertato per intero le sedute ordinarie di approvazione del bilancio, in alcuni casi senza
neppure presentare una qualche giustificazione, così facendo indignare i loro stessi elettori ed esponendosi
addirittura al rischio di essere dichiarati decaduti dal loro mandato, ora il PDL chiede la sospensione del
servizio fino all’approvazione in aula di un regolamento, tra l’altro già pronto e completo, imponendone la
messa all’ordine del giorno solo per il mese di settembre.
La manovra è chiara: domani dovrà essere posto in votazione il Conto Consuntivo 2011, atto che il Partito
della Censura avrebbe dovuto approvare fin dal mese di gennaio scorso. L’intento è quindi quello di evitare
l’ennesima gogna mediatica rispetto alle nefandezze della passata Amministrazione.
L’Autorizzazione alle riprese era evidentemente stata già accordata dal presidente anziano del PDL Frascarelli,
nel corso della prima e della seconda seduta, mentre la conoscenza diretta degli operatori e la consuetudine
(non certo di questa consigliatura) di ammettere in aula le telecamere delle emittenti locali unita con
l’assoluta pertinenza, rilevanza e opportunità di divulgazione dei lavori del Consiglio sembravano, fino a ieri,
la vera innovazione bipartisan rispetto al passato.
E di questo i cittadini ce ne stanno dando atto, come pure gli stessi organi di stampa che non hanno esitato
ad inserire sui propri giornali telematici i link diretti agli archivi delle riprese.
Dica il Consigliere De Paolis e il PDL tutto se domani mattina intende opporsi alle riprese e negare al popolo
il diritto di accesso alla pubblica assemblea, assumendosene la piena responsabilità politica difronte alla
città ed esponendo il loro primo degli eletti, alle stesse responsabilità di chi lo ha poi sostituito.
Spieghi poi alle emittenti locali, evidentemente coinvolte in questa vicenda, che domani non saranno ammesse
in aula le loro telecamere; Spieghi infine anche ai propri sostenitori, per solito avvezzi a scattare fotografie
con telefonini e tablet nel corso del Consiglio e per nulla intimoriti da violazioni ben più gravi del
diritto alla riservatezza (pubblicando le loro gesta in tempo reale sui social network), che le eventuali iniziative
del PDL coinvolgeranno giocoforza anche le loro stesse responsabilità dirette.
Per concludere: io sono certo che il sito istituzionale abbia sin’ora gestito in maniera egregia e funzionale un
servizio che la città percepisce già come essenziale e irrinunciabile.
Per questo chiederò che il Presidente del Consiglio domani stesso autorizzi formalmente le riprese, ponendo
la questione, se necessario, alla votazione palese dell’aula. Così che tutti possano vedere chi è a favore
e chi è contrario alla diretta streaming.

Fabrizio Lungarini – Consigliere comunale Lista Tidei