Comitato referendario in piazza domenica a Ladispoli

fontanellaLADISPOLI – Prima crocetta sul calendario delle manifestazioni del Comitato Referendario di Ladispoli. Domenica 8 maggio, dalle ore 10:30, appuntamento a Piazza Rossellini col presidio per i referendum del 12-13 giugno. Al “Gazebo dei quattro SI” contro le Centrali nucleari, la Privatizzazione dell’acqua e il Legittimo impedimento, i cittadini, per saperne di più, potranno avere uno scambio di opinioni con gli organizzatori e portarsi a casa il materiale informativo, incluso il documento politico, ben dettagliato. Intanto il Comitato è cresciuto con nuove adesioni: il Psi, l’Associazione Culturale “Etica e Politica” Sandro Pertini e Governo Civico per Ladispoli si sono uniti a Pd, Giovani Democratici, Idv, Sel e Associazione di Promozione Sociale “Nuove generazioni”. E nei prossimi giorni sono attese ulteriori adesioni.
“Al gazebo – affermano gli organizzatori – si parlerà di energie pulite, rinno-vabili, dipendenti solo dalla natura, sicure e non come è successo negli ultimi 50 anni con oltre 130 incidenti nucleari avvenuti nel mondo (40 solo in Europa) censurati, mai arrivati all’opinione pubblica, che fanno ‘da comprimari ai protagonisti Chernobyl e Fukushima’. Il primo atto del Comitato, come ricordiamo, è stata la richiesta al Consiglio Comunale di dichiarare Ladispoli Città Denuclearizzata mediante mozione già depositata. Ciò a tutela del comprensorio contro la sosta e/o lo stockaggio di materiale radioattivo pensando soprattutto alle scorie nucleari. La difesa dell’acqua pubblica significa fare barriera contro  lo spettro della speculazione ai danni di un bene primario,  prezioso e indispensabile alla nostra stessa sopravvivenza. Ladispoli, grazie ad una politica illuminata, gode di questo diritto che però potrebbe essere vanificato col rischio di dover ripartire da zero. Il legittimo impedimento è solo un ‘trucco’ eccellente, ad personam, che discrimina il cittadino comune davanti alla legge che invece è ‘Uguale per tutti’ come detta la nostra Costituzione. Inoltre non apporta nessun beneficio alla Giustizia, ridotta come cenerentola dai tagli, mentre è urgente una riforma strutturale, vera del sistema per creare un servizio moderno, rapido, efficiente, modello Unione Europa. Grazie a una certa informazione ‘sbrigativa o addirittura asservita’ buona parte dell’opinione pubblica crede che il referendum sul nucleare sia stato ‘stoppato’ dalla retromarcia tattica, temporeggiatrice, del governo. Stessa manovra sull’acqua. E’ compito dunque della rete dei Comitati informare, fare passaparola, colmare lacune e latitanze mediatiche”.