Anguillara. Trenitalia ed Fri promettono miglioramenti per i pendolari

TrenoANGUILLARA – Importante riunione quella svoltasi lo scorso 13 maggio in Comune tra l’Amministrazione e i rappresentanti di Trenitalia, Fs ed Rfi, oltre a quelli dell’associazione Paspartù, promotrice dell’incontro dopo la class action intentata dai pendolari per i numerosi disagi subiti e nuovamente ribaditi nell’occasione, e sui quali il Direttore di Trenitalia, Dott. Semplice, si è espresso così: “Vero è che esistono su questa linea, su cui viaggiano circa 70.000-80.000 persone al giorno (+27% rispetto a 5 anni fa), problemi radicali e strutturali legati a una infrastruttura rimasta invariata e con gli stessi convogli. In questo contesto è difficile poter garantire una puntualità svizzera: è sufficiente il ritardo di un treno proveniente da Viterbo per rallentare, se non congestionare la circolazione . Per superare il difetto strutturale del binario unico è stato firmato il 1° febbraio u.s. un Protocollo d’Intesa con la Regione Lazio per realizzare il raddoppio nel tratto compreso tra Cesano e Bracciano. Occorre però reperire nuovi fondi per realizzare gli investimenti. Riguardo alle soppressioni dell’ultimo periodo, ha informato che la Regione non ha effettuato tagli economici, che dal 25 febbraio si sono registrate anomalie tecniche (ampiamente dettagliate) che hanno richiesto il ritorno in officina di tutte le carrozze TAF e che il ripristino delle corse soppresse era previsto per il 16 maggio, data oltre la quale si attende il ritorno alla normalità. Ha poi affermato che i dati in suo possesso relativi al primo quadrimestre 2011 dimostrano una percentuale di puntualità (entro i 5 min.) dell’86%”.
Il Responsabile Rfi Ing. Moretti ha precisato che non è attualmente possibile applicare il modello metropolitano a nord di Cesano (come richiesto da Paspartù) per i vincoli determinati dal binario unico, che non consentono di aumentare la frequenza dei treni, in presenza anche dei collegamenti diretti/semidiretti per Viterbo. “È necessario studiare un nuovo modello di esercizio idoneo a garantire gli interessi di tutti i pendolari – ha spiegato – e da proporre alla Regione Lazio, che deve sostenere economicamente le eventuali variazioni qualitative e quantitative al programma di esercizio. Le ipotesi percorribili sono: dividere in due la linea con rottura di carico a Cesano. Tecnicamente fattibile, ma probabilmente non gradito alla clientela proveniente da più lontano; attendere gli investimenti per il raddoppio della linea fino ad Anguillara per prevedere una frequenza di tipo metropolitano”.
La D.ssa Italiano, per conto di Trenitalia, in merito alla richiesta di maggior presidio della stazione di Anguillara, ha informato che attualmente sono in atto dei contatti con il Comune di Anguillara in vista di un sopralluogo tra un rappresentante del Comune, Trenitalia ed Rfi, al fine di definire le modalità di cessione dei locali in comodato d’uso con la possibilità di attivare, ad esempio mediante cooperativa, e comunque sotto la gestione del Comune di Anguillara, un punto vendita/informazione ed eventuali ulteriori servizi nell’interesse della clientela. Proposte su cui Paolessi ha offerto la piena disponibilità del Comune.