Regione. Approvato il Bilancio 2022, scontro maggioranza-opposizione

ROMA – Plauso all’approvazione del Bilancio 2022 della Regione Lazio da parte dei consiglieri di maggioranza.

Per Gino De Paolis, consigliere regionale della Lista Zingaretti,si tratta di un lavoro che tiene conto dell’enorme impatto che ha avuto la pandemia sul piano non solo sanitario, ma anche economico ed occupazionale. Una crisi che ha riguardato tutto il paese e anche il Lazio. Questo bilancio è dunque rivolto alla ripartenza, investendo sui settori strategici che maggiormente impattano sui territori, dalla mobilità, al turismo, passando per il sociale e la transizione verde”. “Tra gli aspetti più rilevanti – commenta – va segnalato che anche quest’anno le persone e le famiglie con reddito più basso saranno esentate dalle addizionali Irpef e dunque non subiranno alcun aumento. Una misura giusta che sono contento sia stata confermata. Accanto a questo ritengo importante il sostegno alle reti di impresa del territorio e le risorse destinate ai comuni per la promozione e valorizzazione turistica, settore che ha risentito moltissimo della crisi sanitaria e che rappresenta invece una risorsa preziosa per la nostra Regione. Accanto a questo vi sono misure volte alla gestione delle Aree Naturali Protette e per la tutela ambientale per un investimento che superano insieme i 12 milioni di euro”.
“Sul piano sociale – aggiunge – con circa 33 milioni la Regione Lazio rifinanzia i Piani di zona, strumento grazie al quale i Comuni insieme ad Asl e realtà associative possono realizzare interventi sociali mirati. I fondi saranno erogati sulla base del fabbisogno di servizi sociali espresso dai territori, rendendo più incisivo l’intervento. Confermato inoltre il sostegno alle famiglie con minori con disturbo dello spettro autistico. Saranno 2,4 i milioni stanziati per assistere i diretti interessati ed aiutarli ad intraprendere percorsi di autonomia e garantire una vita quanto più indipendente possibile. Con 19,6 milioni sono finanziati interventi per la disabilità grave e gravissima, con l’obiettivo di garantire la continuità dell’assistenza; tra le misure quelle per persone sorde, disabili visive e affette da SLA. A queste risorse sono aggiunte quelle relative a 18 i milioni destinati al sistema integrato di educazione e di istruzione per l’infanzia, per consolidare la rete dei servizi educativi per l’infanzia, supportando i Comuni per la parte di spesa da loro sostenuta nella gestione delle strutture. Prosegue inoltre l’impegno della Regione per l’abbattimento delle rette e la riqualificazione degli edifici di proprietà pubblica destinati ai servizi di scuola dell’infanzia e asili nido. Una manovra non facile ma che ci consente di guardare al futuro con più ottimismo. Un passo avanti, che pone le basi per ricostruire il tessuto economico e sociale”.

Per il Consigliere regionale del PD, Emiliano Minnucci, “il bilancio 2022-2024 della Regione Lazio approvato dopo un lungo e collegiale lavoro rappresenta un traguardo importante ed un punto di svolta allo stesso tempo. Si tratta di un bilancio infatti che tiene conto della crisi in atto e mette in campo grandi investimenti sulla Sanità sulla scorta di quanto già fatto negli anni passati che, hanno consentito alla Regione Lazio di eccellere nella lotta al Covid. Ma c’è molto altro: trasporto pubblico locale, sostegno alle persone ed ai ceti sociali più deboli, sviluppo economico, artigianato, cultura, turismo e aree naturali protette, aiuti ai comuni per opere pubbliche, manutenzioni, strade, scuole e tanti altri settori. E’ un bilancio che ho votato con orgoglio perchè dentro c’è tanto del lavoro che ho avuto il privilegio di svolgere come Consigliere Regionale. Sono certo che unitamente ai fondi del Pnrr e alle risorse ordinarie, in forte aumento, della programmazione europea, col voto di ieri abbiamo messo le basi per un rilancio importante dei nostri territori”.

Decisamente critico invece il commento di Laura Corrotti, consigliere della Lega e vicepresidente commissione bilancio: “Abbiamo votato l’ultimo bilancio di una consiliatura che rimarrà, per vari motivi, nella storia della Regione Lazio a causa di una serie di passaggi francamente incomprensibili: dalla mancata parifica che ha messo in crisi questa maggioranza tagliando qua e là senza un criterio, fino a tutti gli eventi incontrollati a cascata che ne sono derivati, tra cui la presentazione di tutti i documenti di bilancio il 9 dicembre scorso, data entro la quale normalmente l’aula negli altri anni stava per approvare o aveva già approvato e quindi discusso almeno il Defr. Un ritardo che ha costretto la Commissione Bilancio a decidere di non poter esaminare nulla per evitare il rischio di portare la Regione in un esercizio provvisorio che sarebbe stato devastante, soprattutto in un momento così delicato dovuto all’emergenza sanitaria ma che permette in questo modo alla maggioranza di poter annoverare nella propria bacheca anche questo triste primato, infatti in oltre 50 anni mai era successo che la Commissione Bilancio rinviasse in aula, senza esprimere parere, contemporaneamente DEFR, legge di stabilità e di bilancio.” “E’ inconcepibile – prosegue – come non si sia potuto avere un confronto sul futuro di questo territorio, della programmazione comunitaria 2021-2027, degli interventi previsti dal PNRR, delle crisi aziendali e quindi delle emergenze occupazionali che ne derivano, dell’emergenza rifiuti, della Roma-Lido su cui è stata rinviata la presa in carico lasciando migliaia di pendolari letteralmente in mezzo ad una strada per altri sei mesi, delle infinite liste di attesa nella sanità laziale e, soprattutto, della maggiorazione dello 0,50% dell’aliquota Irpef, una spada di Damocle che incombe ingiustamente da anni sulle spalle dei cittadini laziali. Inoltre, ad oggi, non c’è stato nessun taglio delle tasse come era stato invece annunciato dalla Giunta ma solo 200 milioni in meno per le esenzioni. Nessun taglio di tasse ma solo tagli alle esenzioni. Insomma, mi sarei aspettata tutto dall’ultimo bilancio di consiliatura tranne che la maggioranza si presentasse con un aumento della tassazione per i cittadini laziali.”