Musei: dopo l’anno record del 2016 il Lazio conferma nel 2017 una crescita del + 10%

ROMA – Con una crescita del 10% i musei del Lazio sono in testa alla classifica delle regioni italiane per numero di visitatori. A tre anni dall’avvio della riforma museale il Mibact ha presentato questa mattina a Roma i risultati dell’esperienza dei direttori dei musei autonomi. E le statistiche ufficiali dei primi nove mesi dell’anno parlano chiaro: se in Italia i musei crescono del 9,4% nelle cinque province del Lazio, si registra un +10% dei visitatori e + 12,6% degli incassi. In particolare, guardando all’esperienza delle gestioni autonome, la Galleria Borghese sta viaggiando con un +7.7% di visitatori e + 57% di introiti, le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma hanno registrato una crescita del +7,4% di visitatori e del + 41, 8% degli introiti, mentre per la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma la crescita è addirittura del + 84% per i visitatori e del + 182,1 per gli introiti.
Per la direttrice delle Galleria Nazionali di Arte Antica, Flaminia Gennari Santori “Palazzo Barberini e la Galleria Corsini stanno diventando i musei dei romani, con un pubblico assiduo che ama ritornare a visitare le sue collezioni. La nuova veste grafica, il nuovo sito web, l’apertura dei canali social, le 11 mostre realizzate in 2 anni valgono un aumento del pubblico del 14% che per il 2017 potrà arrivare al +20%. Il futuro passa attraverso il completamento del recupero degli spazi museali, la realizzazione di aule per le università, l’utilizzo dei 9 milioni di fondi CIPE per il restauro della facciata sul cortile, il nuovo allestimento, la realizzazione di una caffetteria”; per la direttrice della Galleria Borghese, Anna Coliva “l’importanza dell’autonomia è stata quella di aver potuto sperimentare l’efficienza di una interlocuzione diretta dal punto di vista della programmazione delle mostre, della ricerca scientifica di alto livello e anche per quello che riguarda la partnership pubblico/privato”; mentre per Cristiana Collu, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma “il museo si è impadronito del tempo in cui viviamo, un luogo dell’alterità che è al contempo un farmaco per il mercato capitalistico”.
“È veramente un bilancio entusiasmante – ha concluso il Ministro Franceschini – Sono poco più di 2 anni che i 20 direttori, italiani e non italiani, lavorano e hanno cambiato il volto dei loro musei, li hanno collegati alle città e non solo ai turisti”.

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