“Prima che tu dica pronto”. Storie della buonanotte per bambine ribelli

Nuovo appuntamento con “Prima che tu dica pronto”, rubrica culturale di Centumcellae News.

 
“Alle bambine ribelli di tutto il mondo: sognate più in grande, puntate più in alto, lottate con più energia. E, nel dubbio, ricordate: avete ragione voi”.
 

Circa tre anni fa, due ragazze italiane all’estero iniziano una raccolta fondi, una crowdfunding, per la pubblicazione di un progetto editoriale “Storie della buonanotte per bambine ribelli”.
Un libro con la biografia di cento donne che hanno fatto la storia, della letteratura, della scienza, dello sport.
Cento donne che non si sono lasciate intimidire da chi ricordava loro che erano nate femmine e che, come tali, non potevano sognare.
il progetto delle trentenni Elena Favilli e Francesca Cavallo diventa in breve tempo un best seller.
Tanto da bissare due anni dopo, con il volume n.2
Da Serena Williams a Malala Yousafzai, da Rita Levi Montalcini a Frida Kahlo, da Margherita Hack a Michelle Obama, sono 200 le donne raccontate in queste pagine e ritratte da circa 100 illustratrici provenienti da tutto il mondo.
Scienziate, pittrici, astronaute, sollevatrici di pesi, musiciste, giudici, chef… esempi di coraggio, determinazione e generosità per chiunque voglia realizzare i propri sogni.

«Alle bambine ribelli di tutto il mondo: voi siete la promessa, voi siete la forza, non vi tirate indietro e tutti faranno un passo avanti»

Al bando quindi le storie delle principesse inermi in attesa del principe. Nel secondo volume, invece, ci sono storie poco conosciute come quella di Sarinya Srisakul, l’unica donna vigile del fuoco asiatica di New York, e di Poorna Malavath, scalatrice indiana che nel segreto del suo cuore sogna di diventare agente di polizia come l’insegnante che l’aiutò a vincere la paura.
Spiccano poi invece figure molto note come quella di J.K. Rowling, l’autrice di Harry Potter, o l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti.

Insegniamo alle nostre figlie che le persone ribelli sono quelle che coltivano la loro passione e che lottano per scegliere il proprio destino.
Soprattutto perché sono donne, non malgrado siano donne.

 

VDG