“Libera” parla di mafia al Marconi, cala il silenzio tra gli studenti

CIVITAVECCHIA – 12 marzo 2015. Ore 8.30: Assemblea d’Istituto presso il G.Marconi di Civitavecchia. I ragazzi riempiono l’Aula Magna; sembrerebbe una delle solite Assemblee, dove si dice tutto e niente, dove si va perché si deve andare….Eppure, stavolta, non è così. Alle 9.15, apre la riunione un rappresentante dell’Associazione Libera, presentando se stesso e gli obiettivi dell’Associazione nel 2015, a vent’anni dalla sua nascita. Mentre parla, l’aula magna si fa seria, silenziosa, attenta. Tutti si aspettavano che subito venisse esposto il programma dell’Associazione, che si parlasse della lotta alla mafia; ma non è stato così. Se lo fosse stato, sarebbero rimasti semplici spettatori, passivi, lontani.
“La conferenza – spiega il Dirigente scolastico Nicola Guzzone – invece, ha riguardato, in tutta la prima parte, l’importanza di scoprire che siamo animali politici, che viviamo in una polis, in una comunità, alla quale dobbiamo rivolgere la nostra attenzione, uscendo dall’indifferenza che in questo ultimo periodo sta tanto caratterizzando la nostra popolazione. Siamo stati richiamati alla consapevolezza che lottare contro la mafia è lottare anche per la vecchietta che ha difficoltà a comprarsi le medicine, non c’è alcuna differenza, perché tutto nasce dalla consapevolezza che la libertà, il rispetto, la felicità sono gli unici fini che un uomo ha senso che si ponga nella sua vita. Finché c’è una sola persona infelice, nessuno sarà felice; bisogna guardare oltre se stessi e liberarci da una mentalità mafiosa, intrinseca, subdola, nascosta nelle pieghe più oscure del nostro tessuto quotidiano e che ci logora e ci spegne l’orizzonte. Le statistiche dicono che il novanta per cento delle ricchezze, nel mondo, è in mano al dieci per cento della popolazione e queste persone, di sicuro, non vogliono che cambi qualcosa nella società. Noi facciamo parte di quel novanta per cento che, invece, non ha ricchezze e potere; ma due sono le opzioni che abbiamo davanti: o vivere sforzandoci di diventare come quel dieci per cento, invidiando chi sta meglio di noi, chiudendoci nel nostro mondo, disinteressandoci degli altri, oppure possiamo fare della nostra vita un continuo impegno a cambiare qualcosa per il novanta per cento, sovvertendo la logica del denaro = potere e oppressione. Siamo chiamati ad essere soggetti attivi della storia. Dobbiamo sentire che un pezzo di storia la scriviamo noi, con le nostre scelte, il nostro guardarci attorno, sforzandoci di capire cosa stia succedendo. E intervenire, rispettando sempre chi è diverso da noi, perché la diversità è ricchezza, imparando ad accogliere sempre tutti.
“Il rappresentante di Libera – prosegue Guzzone – ha, in seguito, esposto brevemente la storia dell’Associazione, nata venti anni fa, intorno ai familiari delle vittime per la mafia, in tutto novecento, spesso lasciati soli nel loro dolore e talvolta addirittura infangati da una stampa più legata al potere dei pochi che al servizio dei molti. Si è ricordato che il 21 marzo viene ogni anno organizzata la marcia per le vittime della mafia e di solito vi partecipano in più di 150.000 persone! Rispondendo alle nostre domande, ha spiegato, poi, come sono nati i campi estivi organizzati da Libera. E’ stato menzionato Pio La Torre, anche lui vittima della mafia, perché aveva proposto il disegno di legge che prevedeva per la prima volta il reato di ‘associazione mafiosa’ e la confisca dei patrimoni mafiosi. Da qui poi l’intervento politico-sociale di Libera, che ha ottenuto dallo Stato la possibilità di affidare le proprietà, confiscate ai mafiosi, a cooperative sociali per disabili, disoccupati, giovani, che in tal modo non si rifugiano più nella Mafia per trovare sicurezza economica. I giovani di tutta Italia, a loro volta, possono contribuire a tale attività attraverso i campi estivi e la nostra scuola presto si attiverà per organizzare dei gruppi di ragazzi che vogliano prestare il loro sostegno lavorando d’estate in queste cooperative. Il Preside ha promesso che quanto prima darà luogo ad un protocollo d’intesa con l’Associazione, la quale potrà contribuire ancora più attivamente alla formazione e alla educazione alla legalità degli studenti del nostro istituto”.
“L’incontro di oggi, dunque – conclude il Dirigente Guzzone – possiamo definirlo non tanto una porta che si chiude su un’ennesima Assemblea studentesca, quanto piuttosto una porta che si apre davanti a noi giovani, al nostro futuro, e anche alla nostra scuola, che potrà intraprendere un nuovo cammino educativo, accompagnato dall’Associazione Libera”.