Il progetto “Leonardo” avvicina l’IIS via Adige alla Norvegia

studenti via adigeCIVITAVECCHIA – In fase di conclusione il progetto Leonardo che ha visto coinvolti gli studenti dell’IIS Viale Adige e i colleghi norvegesi dell’Arstad Dideregaende Skole di Bergen (Norvegia). Uno scambio culturale e professionale: i giovani che partecipano sono considerati infatti prima di tutto come persone in fase di formazione che hanno la possibilità di sperimentare diverse metodologie e impostazioni in altri Paesi europei . L’Istituto norvegese prevede una grande gamma di corsi dalla sartoria alla cantieristica ma gli indirizzi che hanno partecipato al progetto sono i due più affini ai programmi dell’IIS Viale Adige: il corso di ristorazione e quello artistico. Così i giovani norvegesi hanno frequentato il laboratori artistici della scuola di Civitavecchia e svolto una serie di visite culturali nella Città eterna e nelle vicine cittadine etrusche e medievali. Nel frattempo gli apprendisti cuochi hanno frequentato i laboratori di Villa dei Principi e svolto dei tirocini formativi presso i ristoranti cittadini La Taverna dell’Olmo e Lo Stuzzichino. Due momenti particolarmente significativi sono state le lezioni che l’IIS Viale Adige, in collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi di Civitavecchia capitanata da Lucio Cappannari, ha organizzato presso la RistOsteria Obbligo di Scarpetta dello chef Daniele Priori di Ladispoli e la Boscolo Etoile Academy di Tuscania, due eccellenze della cucina del territorio. I giovani norvegesi hanno voluto ricambiare l’ospitalità offrendo ad insegnanti e colleghi un piatto tipico a base di prosciutto di agnello. “E’ stata un’esperienza estremamente formativa per i nostri studenti” ha affermato la professoressa Giuliana Ceccarelli responsabile del progetto e insegnante di inglese “in questo tipo di progettualità il focus è sulla attività professionale ma naturalmente la lingua riveste un aspetto importantissimo poiché tutta la comunicazione passa attraverso l’inglese. Quindi una valenza doppia, anzi tripla direi, poiché l’amicizia e i rapporti che nascono in queste circostanze rappresentano un bagaglio culturale e umano che i ragazzi hanno sicuramente apprezzato”.