Finalmente alla scoperta di Torre Flavia!

LADISPOLI –  Dopo tanto tempo in aula nella nostra Scuola, la “Corrado Melone” di Ladispoli, finalmente il 6 maggio abbiamo fatto un’uscita al Monumento naturale Palude di Torre Flavia e in circa mezz’ora di camminata a piedi (abbiamo visto anche un branco di cavalli) siamo arrivati all’ingresso della palude di Torre Flavia.
La nostra guida, di nome Corrado, che ci ha fatto percorrere un sentiero su cui abbiamo incontrato Silvia, una ricercatrice che lavora a Torre Flavia, che, aiutata da due ragazzi laureati in ingegneria, si apprestava a collocare nella palude un lungo strumento di legno per misurare il livello dell’acqua.
Abbiamo poi osservato una trappola per le tartarughe americane, che vengono catturate perché spaventano le tartarughe del nostro territorio. Corrado ci ha spiegato come funziona: visto che le tartarughe hanno il sangue freddo, si arrampicano su delle assi di legno appositamente posizionate per riscaldarsi. All’arrivo degli addetti che lavorano a Torre Flavia, vengono spaventate e gli animali, presi dalla paura, si tuffano in acqua, dove però ci sono delle reti e in questo modo restano incastrati e possono essere presi.
La specie animali che non sono originarie del luogo, l’Italia nel nostro caso, vengono chiamate “aliene”. Il problema è che molte persone comprano degli animali e poi, cambiando idea, se ne sbarazzano, ma se accudisci una tartaruga come questa, non bisogna mai abbandonarla perché può essere molto dannosa per l’ecosistema locale. Quando adotti un animale dovrebbe essere tuo per il resto della vita!
Successivamente Corrado ci ha mostrato le tartarughe catturate, che sono state messe in una vasca; ci ha detto che finora ne hanno prese un centinaio e che vengono portate al Bioparco di Roma, che se ne prende cura. Ce le ha fatte vedere e toccare; con la dovuta attenzione perché possono mordere. Quegli animali hanno un guscio decorato, e per ogni tartaruga è diverso. Ci siamo divertiti ad attribuire a quelle creature dei nomi buffi come Gigante Colossale, Froppy o Fortunata.
Riprendendo il percorso, abbiamo visto alcune nutrie a cui abbiamo scattato delle foto. La nostra professoressa di scienze ha chiesto a Corrado come mai quattro anni fa c’erano tante nutrie e poi sono sparite tutte in poco tempo. La nostra guida ha risposto che sono scomparse perché quattro anni fa ci fu la grande nevicata e le nutrie sono molto sensibili al freddo, infatti a basse temperature la loro coda si gela e muoiono in poco tempo.
Proseguendo, siamo arrivati in spiaggia e ci hanno parlato di uova di uccelli e di dune di sabbia. C’erano anche delle persone che erano in acqua a fare surf ed erano veramente bravi. Un’altra ricercatrice, Sharon, ci ha detto che su quella spiaggia alcuni uccelli stanno nidificando proprio in questi giorni e che se le dune non vengono calpestate, riescono a crescerci sopra dei fiori molto belli. Però, purtroppo, visto che la gente non sempre presta attenzione, le hanno dovute recintare.
Dopo una pausa e la merenda ci hanno affidato il compito di costruire una barriera con i sassi che si trovavano sulla spiaggia, per proteggere le dune in cui gli uccelli nidificano.
La visita si è conclusa con Corrado che ha distribuito dei segnalibri e una cartolina contenenti informazioni sugli animali presenti a Torre Flavia. Prima di incamminarci verso scuola, ci ha mostrato il cranio di un cinghiale conservato nella stazione di legno che è all’ingresso, insieme a una collezione di conchiglie (arca di Noè, ostrica fossile, ecc.).
Questa esperienza ci è piaciuta molto perché abbiamo avuto modo di conoscere nuove cose, abbiamo passeggiato e mangiato insieme sulla spiaggia, abbiamo potuto vedere da vicino e toccare una tartaruga americana!

Classe 1I tempo prolunga – IC “Corrado Melone” Ladispoli