“La Mosca”. Lo sviluppo informatico: la nascita del computer

commodorePrende il via una nuova rubrica di Centumcellae News: “La Mosca”: notizie di interesse giovanile elaborate e raccontate direttamente dai ragazzi. A farlo saranno nei prossimi mesi, fino a giugno, i ragazzi della III^ S della scuola media statale “Don Milani” di Cerveteri, plessi di Valcanneto, che si cimenteranno in prove di giornalismo attraverso la realizzazione di articoli su tematiche adolescenziali; ma non solo, come dimostra questo interessante e molto tecnico “pezzo di esordio”, che ha per tema “Lo sviluppo informatico: la nascita del computer”.

Era il 1970 quando fece la sua comparsa uno strumento destinato a rivoluzionare la vita dell’uomo: il personal computer. Gli albori dell’era informatica furono segnati dall’immissione nel mercato dello Xerox Alto, un modello di pc che oggi definiremmo primitivo ma che spianò la strada alla vendita di altri modelli che conducono alla macchina così complessa di oggi. La differenza tra 40 anni fa e ora è davvero abissale. Di seguito è elencata l’intera evoluzione dell’informatica, riassunta in pochi paragrafi, dal primo computer sino ad oggi. Buona lettura.

Lo Xerox Alto (1970). Dai laboratori Xerox di Palo Alto nel 1970 nasce un progetto molto in avanti sui suoi tempi, lo Xerox Alto. E’ il primo computer nella storia connesso alla prima stampante laser, collegato alla prima rete LAN. Lo Xerox Alto darà il via al progetto Xerox Star (1981), il primo computer in assoluto sul mercato dotato di interfaccia a icone, con mouse, i cui concetti e le cui soluzioni ispireranno tutto il mondo dell’informatica di là da venire.

Computer fatti in casa: i microcomputer (1975). Contemporaneamente, il fascino del “fai da te” dell’elettronica venne contagiato dalla febbre dei computer: il numero ormai storico di Popular Electronics del gennaio 1975 mostrava in copertina una scatola celeste con sopra interruttori e led e il nome in alto a sinistra, Altair 8800.

Il primo personal computer italiano (1975). Nel 1975 è stato realizzato a Torino il primo microcomputer con tutte le funzioni tipiche dei personal computers, il nome era MD 800. Era dotato di processore Intel con 8 KB di RAM, Monitor monocromatico, tastiera estesa con 52 tasti alfanumerici.

La nascita dei giganti (1975-1976). Ispirati dal numero di una rivista di informatica, due giovani crearono il Basic di Altair: Paul Allen e Bill Gates. Allen insieme con Gates fondò una piccola società, la Microsoft, per commercializzare il Basic. Le oltre 10.000 copie vendute di Altair ispirarono la nascita di circoli di appassionati (hacker). Due dei membri del club erano fermamente convinti che per avere davvero successo, il computer dovesse diventare un elettrodomestico, in grado di funzionare appena tolto dalla scatola. Fu così che nel 1976 Steve Wozniak e Steve Jobs, crearono la Apple Computer.

Il “primo” personal computer: l’Apple II (1976). Nel 1977 nasce l’Apple II, il primo computer prodotto su scala industriale. Steve Jobs e Steve Wozniak nel 1976 avevano già costruito nel loro garage l’Apple I. Jobs desiderava rendere l’informatica accessibile a tutti. Apple II era dotato di un microprocessore funzionante alla frequenza di 1MHz, la memoria RAM ammontava a 4KB (espandibili fino a 64KB). Successivamente Apple Computer produsse il suo primo hard disk da 5 MB (il cui costo era di circa tremila euro). L’Apple II era interfacciabile con stampanti e modem. I primi programmi erano rivolti per un uso da ufficio ma l’Apple II era fantastico anche per i videogiochi. Entro la fine del decennio la Apple sarebbe divenuta una società con crescite da record.

Lo Xerox Star (1981). Il mondo dell’informatica deve moltissimo a questo computer, su cui sono stati elaborati programmi che poi hanno ispirato quasi tutti gli sviluppatori di quella generazione e anticipato la maggior parte delle soluzioni e degli standard oggi comunemente adottati. L’utente dello Xerox Star già si trovava a manipolare unicamente i file di dati. I documenti potevano essere posizionati sul desktop, archiviati o trascinati sul cestello in e out della posta elettronica. Si potevano addirittura organizzare le icone nel modo che si preferiva. I designer dello Star infatti enfatizzarono l’aspetto grafico del desktop, delle icone e delle finestre.

Il PC IMB (1981). Nel 1981, IBM immette nel mercato il primo di una serie di personal computer che diventerà molto popolare: l’IBM 5150. Nella sua prima versione era dotato di microprocessore Intel a 4,7 MHz, con 16 KByte di RAM, espandibili a 640, senza disco rigido. Il costo di questo PC era elevato (circa 3.000 dollari), la capacità di elaborazione bassa, la possibilità di gestire grosse moli di dati era legata all’acquisto di costosissimi dischi rigidi, o unità a nastro esterne. D’altra parte era una macchina solida e affidabile, che godeva di assistenza tecnica. Il PC IBM, a differenza di altri PC, nasceva invece come una macchina “seria”, con cui poter lavorare. All’epoca fece furore, vendendo 50.000 pezzi in un mese e 200.000 in un anno, cifre enormi per il mercato dei computer di allora.

I cloni PC. Il successo di IBM non passò inosservato: le industrie informatiche orientali si misero subito al lavoro per clonare il PC IBM. In pochi anni il mondo fu invaso da enormi quantità di PC clonati, dalle prestazioni sempre più brucianti e dai costi sempre più bassi.

Intel e microsoft. Al centro di questo business c’era e c’è ancora una ditta di semiconduttori: Intel. Fondata nel 1968 da Gordon Moore, equipaggiava praticamente tutti i PC prodotti. La Microsoft controllava il mondo dei sistemi operativi per la famiglia dei microprocessori Intel, diventando nel tempo la più potente software house del mondo. Il duopolio Microsoft e Intel controllava il 90% del mercato informatico mondiale nella fascia ufficio e privato, mentre per i server e la grafica ad alto livello hanno sempre avuto buona diffusione, così come per l’editoria e l’education la Apple e i Macintosh erano i preferiti.

La seconda rivoluzione di Apple: il Macintosh (1984). Nel 1984 la Apple produce il secondo passaggio evolutivo che porta agli attuali personal computer. Dopo l’insuccesso dell’Apple Lisa, l’azienda di Cupertino (California) decide di ritentare l’impresa con il Macintosh, decisamente più elegante nel design e nell’approccio all’interfaccia grafica. Il primo modello di Mac fu messo in vendita al prezzo di 2.495 dollari. Il Macintosh ottenne un successo di mercato senza precedenti, grazie al suo approccio amichevole e alla facilità d’uso del suo sistema operativo, il Mac OS. In seguito al successo mondiale del Macintosh, molte di queste caratteristiche innovative furono mutuate dalla Microsoft nella creazione del proprio sistema operativo Windows, scatenando una battaglia anche legale durata oltre un decennio.

L’alfabetizzazione informatica: gli home computer (1977). Prendendo spunto dal successo commerciale dell’Apple II e dell’Altair 8800, altre ditte cominciarono a costruire e vendere i primi home computer, tra i modelli più famosi possiamo elencare:

• Olivetti (1975)
• Apple II (1977)
• Tandy Radio Shack TRS-80 (1977)
• Commodore PET (1977)
• Atari 400/800 (1979)
• Sinclair ZX80 (1980)
• Commodore VIC-20 (1980)
• BBC Micro (1981)
• Sinclair ZX Spectrum (1982)
• Commodore 64 (1982)
• Apple Macintosh (1984)
• Atari ST (1985)
• Commodore Amiga (1985)

Alcuni dei sistemi di questo tipo erano troppo limitati per essere definiti personal computer o microcomputer, tuttavia ebbero successo come console per i videogiochi. In particolare il Commodore 64 rimane nella storia per diffusione e quantità di programmi.

Amiga (1985). Amiga è una piattaforma informatica originariamente ideata da una piccola compagnia americana. Questo gruppo d’informatici ed ingegneri inizialmente voleva creare una macchina da gioco dalle grandi capacità grafiche e sonore. In seguito, man mano che il progetto avanzava, incorporarono alla proto-consolle caratteristiche proprie di un personal computer multimediale coordinate da un elegante sistema operativo, AmigaOS. Questa compagnia fu poi acquisita, insieme al progetto Amiga, da una famosa casa produttrice di personal computer, la Commodore, la quale commercializzò il prodotto dall’ottobre del 1985. Date le eccezionali caratteristiche di Amiga per l’epoca, la piattaforma raccolse un notevole seguito tra gli esperti e gli appassionati di informatica.

Windows (1985). Nel 1984 Microsoft iniziò ad annunciare l’arrivo di Windows, un’interfaccia grafica che avrebbe applicato al suo sistema operativo .

LInux (1991). Il sistema operativo Unix era stato sviluppato a partire dal 1969 ai Bell Laboratories. Intorno al 1985 era ormai divenuto un fossile in mano alla AT&T, che ne deteneva i diritti ed i codici sorgenti. Un inizio di cambiamento si ebbe nel 1987, quando fu rilasciato un nuovo sistema operativo didattico, chiamato Minix, che ereditava la struttura e la sintassi dell’Unix, anche se non era molto sofisticato. Nel 1991 Linus Torvalds, uno studente di informatica di Helsinki, discusse la sua tesi su di una versione del kernel monolitico di Minix che poteva essere eseguito su un normale Intel 386. Il nuovo progetto si chiamò kernel Linux. Venne rilasciato un sistema operativo completamente libero.

Scende in campo la Cina (2005). Dopo oltre 25 anni di primato nell’industria dell’hardware, la IBM, pur essendo tra i leader del mercato, decide di abbandonare la fabbricazione dei personal computer di ogni tipo, dai desktop ai portatili, cedendo marchio e quote di mercato alla cinese Lenovo, azienda che detiene il primo posto per vendite in Asia, escludendo il Giappone. L’accordo prevede la fornitura dei servizi da parte di IBM a Lenovo, che diviene così il terzo produttore mondiale.