Vergognosi

CIVITAVECCHIA – Comunicazione e informazione inadeguate? Incapacità di gestione del periodo di transito dalla raccolta indifferenziata dei rifiuti a quella porta a porta? Disorganizzazione nell’approntamento del nuovo sistema di raccolta della spazzatura? Tutto è possibile e qualunque critica può essere rivolta all’indirizzo dell’Amministrazione comunale, ma nessuna di queste criticità, di qualunque colore politico sia la forza di governo che siede a Palazzo del Pincio, può giustificare lo spettacolo inverecondo di inciviltà di cui hanno dato pessimo sfoggio molti cittadini in queste ultime ore, prima dell’estensione della raccolta “porta a porta” su tutto il territorio comunale. Tanto più che del passaggio alla differenziata spinta, con gran parte della città ormai coinvolta, se ne parla da mesi, e che di campagne di sensibilizzazione sul corretto smaltimento dei rifiuti, in particolare quelli ingombranti, davvero tante ne sono state portate avanti negli ultimi anni, da differenti amministrazioni. Ma ciò non è bastato per evitare l’improvvisa proliferazione di vere e proprie discariche a cielo aperto in mezzo alla città, con i soliti “Neanderthal” di turno, stavolta davvero tanti, che non si sono limitati a disfarsi disordinatamente solo di semplici rifiuti ma anche di materiali ingombranti che, come noto, andrebbero smaltiti separatemente presso l’Ecocentro. Di chi la colpa? Il problema vero, purtroppo, resta la profonda maleducazione di molti cittadini e la presunzione di non aver alcun dovere nella indispensabile condivisione di gesti e principi virtuosi che devono contraddistinguere una comunità. Con i risultati imbarazzanti immortalati da molti cittadini in varie zone della città, dove resistono ancora per poco gli ultimi cassonetti. Chiunque vinca le prossime elezioni, riparta da qui: restituire il senso civico ai civitavecchiesi, contrastare con ogni mezzo  il degrado materiale e morale, perché con queste dimostrazioni di barbarie Civitavecchia è destinata a sprofondare ancora di più. (foto principale di Francesco Pierucci)

Marco Galice