“S. Marinella, una città in agonia”

SANTA MARINELLA – E’ dal 2012 che a S. Marinella sono iniziati i lavori per l’ampliamento di via delle Colonie, via strategica per la città, e i cantieri, non solo sono ancora aperti ma la fine di questa “grande opera” è molto lontana, con grave disagio per i residenti e i villeggianti.
Se poi vi è capitato di recente di passare nel parcheggio adiacente alla Stazione, avrete notato la sporcizia, i rifiuti di ogni genere che vi fanno bella mostra. Lo stesso, dicasi, per il Ponte dei Carabinieri risistemato sì ma lasciato in totale abbandono: foglie nelle grate di scolo, bottiglie di vetro e plastica ovunque, verde incolto che la fa da padrone, un “profumo” che ti accompagna ben oltre il tempo che hai impegnato per attraversarlo.
Le transenne riposizionate per permettere l’ennesimo avvio dei lavori della Biblioteca Comunale, costringono i viandanti con passeggini ad invadere l’Aurelia con tutta la pericolosità del caso.
Altra chicca è la compagnia sonora delle mattonelle dei marciapiedi del centro, il loro ondeggiare, se non fosse pericoloso, avrebbe un qualcosa di futuribile.
Sulla passeggiata, più volte oggetto di annunci di nuovi arredi e meta del solito “mercatino”, si assiste, più volte al giorno, le peripezie di chi deve imbracciare il passeggino con bimbo o la carrozzella con disabile per superare i gradini lato Sirenetta (alla faccia dell’abbattimento delle barriere architettoniche).
S. Marinella, una volta città del fiore, adesso mostra aiuole secche, piante grasse ovunque e incolte, le uniche tinte di colore sono le bottiglie di plastica che rimangono settimane in bella mostra nei punti più “in” della città.
Ma il vero “fiore” che nasce in tutti i punti della città è la raccolta differenziata. Con molta enfasi il delegato preposto, a suo tempo, ha annunciato un cambio “strategico” dell’organizzazione del porta a porta, vi è sta una implementazione dei passaggi per la raccolta, ipotizzando un’estate all’insegna del tutto andrà bene.
Naturalmente questa “modifica” comporta un maggior costo del servizio (19.000 € mensili) pagato interamente dai cittadini.
A fronte di questo nuovo balzello i risultati non si vedono, in ogni angolo della città è possibile incontrare cumuli di sacchetti d’immondizia vicino alle campane di vetro e ai cassonetti degli indumenti usati, rifiuti che stazionano giorni e giorni.
E che dire del ritiro del verde (novità del nuovo calendario) che una volta sì e un’altra volta pure vede questi sacchi colmi di fogliame parcheggiati più giorni accanto ai cancelli di giardini e portoni? Ma da chi e quando saranno ritirati? Nessuno lo sa. Neppure gli addetti al numero verde preposto, sempre occupati e mai disponibili a dare informazioni. Chi è preposto a controllare? Chi deve esigere dalla GESAM il rispetto del capitolato? Che fine hanno fatto le sanzioni fatte a suo tempo alla GESAM, successivamente (per un eccesso di bontà?) ridotte.
In questi ultimi giorni la città vive una nuova fioritura, in ogni strada svolazzano le strisce bianche e rosse con appesi i cartelli di divieto di sosta posizionati il giorno 5 luglio u.s. per la sfilata dei carri e che il tempo clemente, se nessuno interverrà, lascerà al loro posto fino al primo giorno di vento e pioggia, insieme ai fili elettrici (?) che ancora penzolano lungo i marciapiedi, qualcuno anche di traverso al passaggio.
A volte ci sembra di vivere in una terra di nessuno!

Il Circolo PD “Carlo Benci”