SANTA MARINELLA – Dal PRC Santa Marinella riceviamo e pubblichiamo:
“Il 27 gennaio sono stati indetti i cinque referendum consultivi nel Comune di S. Marinella. Si voterà il 27 marzo. Dopo aver approvato nel Consiglio Comunale del 25 gennaio l’anticipo di un mese (dal 15 aprile al 15 marzo) dell’arco temporale in cui il Referendum può svolgersi, si fanno decorrere i 60 giorni precisi dalla sua indizione, non un minuto di più. Come mai tanta fretta, dopo mesi e mesi di stallo e dopo un ricorso al TAR? Sicuramente viene ridotto al minimo il tempo per la campagna referendaria ma viene anche ridotta la sospensiva sui provvedimenti oggetto di Referendum. La consigliera Chegia ha, nel corso del consiglio, tentato di rispondere punto per punto al comunicato di Rifondazione (senza naturalmente citarla), sostenendo che la maggioranza non ha affatto paura dei Referendum, ed ha maldestramente spiegato l’articolo 80 dello Statuto Comunale sostenendo che la suddetta sospensiva non esistesse. Per contezza della consigliera Chegia ed anche dei cittadini, l’articolo 80 comma 3 recita testualmente quanto segue: “Quando l’atto sottoposto a referendum non sia ancora stato eseguito [project], l’indizione del referendum ha efficacia sospensiva del provvedimento”.
La consigliera Chegia ha affermato che i Referendum sono in generale un importante strumento democratico ma non nei Comuni (l’affermazione non è stata argomentata) ed ha assicurato che le modifiche al Regolamento sono motivate da ragioni di taglio dei costi, evitando di coinvolgere le scuole, in difficoltà con la pandemia. Già, la pandemia! La campagna referendaria avrà luogo in piena pandemia, con i divieti di assembramento che essa comporta, in cui la gente evita le manifestazioni pubbliche e persino il mercato. Questo non ha impedito di confermare che il seggio di voto sarà unico, per tutti i cittadini di S. Marinella e S. Severa. Inutile, da parte del Consigliere Casella, l’appello ad una procedura referendaria condivisa con il Comitato promotore.
Il Sindaco si è sentito in dovere di intervenire per definire “incapace” la minoranza e “ignorante e bugiardo” il Consigliere Settanni (dopo che la consigliera Chegia aveva già appellato Casella come “chiacchierone”). Tidei ha poi celebrato l’uscita dal default grazie alle “nuove disponibilità economiche del Comune, a cui si aggiungono le entrate per decine di milioni da parte di organi sovra comunali”. Dal pubblico è stato sommessamente osservato da Elisabetta Gallo, segretaria del Circolo locale del PRC, che il default è stata la giustificazione principale per il ricorso ai project: più volte lo stesso Tidei ha ribadito come il Comune fosse impossibilitato ad accendere mutui, persino per rispondere all’emergenza cimiteriale, e di non disporre di risorse nemmeno per una prima trance di lavori per la passeggiata. Ma ora che il Comune è tornato alla piena disponibilità delle sue finanze e può accedere a mutui, qual è la ragione del ricorso ai project? A questo argomento, il Sindaco non ha trovato migliore risposta che abbandonarsi al turpiloquio (“Non capisci un ca….”), incurante del ruolo che ricopre, della sede istituzionale e della registrazione del Consiglio. Gli argomenti del primo cittadino, nonché la sua educazione, si commentano da soli. Il PRC esprime pieno sostegno alla segretaria del Circolo locale e valuterà le azioni da intraprendere a seguito del commendevole episodio”.
Rifondazione Comunista – Sinistra Europea di S. Marinella