S. Marinella. “Presidente del Consiglio alla minoranza? Benissimo, purché non lo scelga il Sindaco”

SANTA MARINELLA – Qualche giorno di decantazione e siamo al lavoro per continuare la nostra azione orientata alla volontà di miglioramento della città, dai banchi dell’opposizione.
Lunedì prossimo il primo Consiglio Comunale con esame della eleggibilità dei consiglieri, giuramento del sindaco, nomina dei componenti della Giunta Comunale e la elezione del Presidente del Consiglio Comunale.

Abbiamo visto con piacere il neo sindaco Tidei subito al lavoro e da parte nostra, gli eletti della mia coalizione ed il sottoscritto, ci proporremo, una volta ufficialmente insediati, di sollecitare il dibattito e collaborare attivamente su ogni progetto serio volto a favore dei cittadini e della nostra comunità e ci auguriamo che ce ne possano essere molti di progetti da analizzare da parte del Consiglio, tra gli innumerevoli promossi in campagna elettorale.

Saremo sostenitori e promotori di idee realizzabili e vantaggiose per Santa Marinella, ed allo stesso tempo saremo vigili ed attenti affinchè in ogni scelta prevalga la ragione del bene comune, l’interesse collettivo come motore di una amministrazione obiettiva e che ci auspichiamo al servizio di tutti.

Proprio in ordine alla obiettività ed all’interesse comune, ho apprezzato molto il gesto del Tidei di aver dichiarato di voler concedere ed attribuire la Presidenza del Consiglio Comunale alla minoranza. La ritengo una scelta garantista molto apprezzabile, di correttezza istituzionale, oltre che un primo atto che potrebbe lasciar presagire una intenzione di apertura e di partecipazione estesa alla gestione della cosa pubblica in questo momento sicuramente non facile per una amministrazione cittadina, un segnale direi di buona democrazia.

Tutto ciò sarebbe encomiabile purchè, ovviamente, sia la minoranza stessa a poter designare tra le proprie fila il nome del Presidente del Consiglio, e non risulti invece una imposizione con un nome già prestabilito da parte del sindaco e della sua maggioranza, che nell’ipotesi specifica risulterebbe quindi già accresciuta nel numero.
In tal caso, infatti, non sarebbe nulla di democratico e non avremmo alcuna garanzia istituzionale condivisa, ma potrebbe sorgere fondatamente il dubbio che sia solo un banale premio, il frutto di un accordo preelettorale, una promessa effettuata in “campagna acquisti” a favore di qualcuno degli ex avversari. In tale ipotesi, con buona pace della correttezza e dello spirito di buon governo, risulterebbe una “cambialetta” dal sapore amaro di quel vecchio modo di fare politica alla faccia della lealtà verso gli elettori (del nominato), del rispetto del loro voto e della trasparenza.

Ho avuto modo negli ultimi giorni di scambiare opinioni anche in merito a tale questione con tutti gli eletti dell’opposizione, da cui sono stato invitato al confronto, e con cui siamo in accordo sul tema, tutti ad eccezione di uno…. potrebbe essere una semplice coincidenza?!
Parlo naturalmente solo di ipotesi relative a due possibili scenari, sulla base di dichiarazione pubblica di Tidei durante la campagna elettorale per il ballottaggio, mentre tutti attendiamo con sommo interesse di conoscere le reali decisioni in merito alla elezione del Presidente del Consiglio, da parte dell’illuminato sindaco, confidando nella sua propensione alle aperture ed alla condivisione.

 

Bruno Ricci