Regione. Blasi: “Assurdo ricapitalizzare Talete Spa con 40 milioni a spese dei cittadini”

ROMA – “Assisto da anni al teatrino degli annunci di prossimo fallimento della società Talete Spa a cui si è appena aggiunto il neo presidente. Ciò non può sorprendere in quanto è l’ennesima conferma dell’incapacità della Talete nel far fronte alla gestione del servizio idrico integrato dei comuni del viterbese”.

A parlare è il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Silvia Blasi, secondo cui l’unica soluzione è ridare la gestione delle infrastrutture idriche ai comuni secondo quanto previsto dalla L.R. 5/2014 “Tutela gestione governo pubblico delle acque”.

I tanti cittadini venuti a firmare in questi mesi per la raccolta firma contro la Talete, promossa dai Comitati per l’acqua pubblica e sostenuta dal M5S, dimostrano la ferma volontà popolare di un passaggio alla gestione pubblica – afferma la consigliera pentastellata – Nel Lazio, unica tra tutte le regioni d’Italia, esiste la base normativa per attuare questo passaggio. Seppure la legge è stata approvata grazie alla mobilitazione di associazioni, comitati e sindaci, è ignorata da anni da Zingaretti che non si decide a procedere alla sua attuazione con la definizione dei bacini idrografici e della convenzione di cooperazione. Trovo assurda la richiesta di ricapitalizzare la società tramite 40 milioni di euro, a spese dei cittadini. Tanto varrebbe pubblicizzare il servizio idrico integrato. Di certo l’ipotesi dell’ingresso di un socio privato è lontana anni luce dai principi cari al M5S, orientato da sempre verso una gestione più vicina ai cittadini, trasparente e libera da interessi di mercato. Dimentichiamo che l’acqua è il bene comune per eccellenza e va curato secondo principi di parsimonia, efficienza, trasparenza ed equo diritto di accesso. Chiederò presto un’audizione in consiglio regionale – conclude la Blasi – per approfondire pubblicamente la questione debitoria della Talete Spa”.