L’Università agraria di Allumiere approva il nuovo Discplinare del pascolo collettivo

ALLUMIERE – Approvato e vigente dal 1 gennaio 2015 il nuovo Disciplinare del pascolo collettivo nei comparti sui terreni dell’Università Agraria di Allumiere.
“Il nuovo disciplinare và ad integrare e modificare il regolamento di uso dei beni nella parte relativa all’uso civico del pascolo, Titolo V, approvato con deliberazione consiliare n. 35 del 29 novembre 1991 – spiega il Presidente Antonio Pasquini – Realizzati chilometri di staccionate, ristrutturati fontanili, riproduttori bovini ceduti in comodato gratuito ad un referente per singolo comparto, realizzati i piani di gestione ed i conseguenti atti conformi alle normative vigenti per il rispetto delle leggi vigenti in ambito Italiano ed Europeo. Oltre un anno intenso di lavoro ed interventi economici per assicurare lo jus pascendi e gli aiuti finanziari disposti con direttive CE agli utenti-allevatori ed allo stesso tempo garantire la salvaguardia dell’ambiente”.
Questi alcuni dei punti principali del nuovo Disciplinare.
I pascoli sono sati suddivisi in cinque comparti distinti, ciascuno delimitato da chiusure perimetrali onde evitare situazioni di promiscuità. I comparti sono così denominati: Vaccareccia, Valle Cardosa – Casale, Giovita – Muraccioli, Colle di Mezzo – Freddara, Pozzo Gregorio – Prato Cipolloso .
Gli utenti allevatori aventi diritto presenteranno la domanda nel mese di gennaio 2015 per accedere ai pascoli collettivi all’ufficio protocollo dell’Ente nel rispetto della scadenza e delle modalità previste da un apposito avviso pubblico la cui affissione precederà i tempi di inoltro.
Ai sensi dell’art. 4 della Legge 16 giugno 1927, n. 1766 l’uso del pascolo è considerato uso essenziale così come pure il diritto all’abbeveraggio.
I comparti sono messi a disposizione comprensivi delle strutture atte all’approvvigionamento idrico e delle chiudende perimetrale. Al riguardo vige il principio della custodia previsto dall’art. 2052 del C.C.
Il bestiame va sottoposto a profilassi sanitaria nei modi e nei termini secondo la normativa vigente. Eventuali trasgressioni saranno oggetto di sanzioni e pene elevate e comminate dalle autorità competenti.
I riproduttori bovini, ceduti in comodato gratuito ad un referente per singolo comparto, e gli equini saranno immessi a cura dell’Ente all’interno di ciascun comparto, I compartisti, provvederanno al mantenimento dei riproduttori e a garantirne la buona salute. A fine carriera del riproduttore, per raggiunti limiti di età o per altre cause anticipate non dipendenti da incuria dei compartisti, l’Ente sostituirà il riproduttore.
Per la riproduzione equina, resta ferma la possibilità per l’utente di condurre le fattrici presso il centro di fecondazione equina di Colle di Mezzo nei modi e nei termini che vengono fissati annualmente a mezzo di avviso pubblico laddove sarà rilasciato CIF.