“L’alluvione e le proposte inascoltate della minoranza”

SANTA MARINELLA – A qualche giorno dall’alluvione, lontani dall’emotività delle prime ore, apprezziamo il fatto che il Comune abbia stanziato una cifra considerevole per sostenere famiglie e aziende, rinunciando a qualche festeggiamento natalizio o a cose non urgenti. Chiediamo garanzia sul fatto che questi contributi saranno erogati non solo per ricostruzioni strutturali (muri o muretti), ma che siano anche previste forme di risarcimento a chi ha perduto le merci nei negozi, o i mobili in casa. Magari in questo ultimo caso si potrebbe prevedere cifre forfettarie uguali per tutti.
Ci dispiace per altro constatare come il tempo dia alla fine ragione alle nostre proposte o alle nostre valutazioni, nonostante la chiusura e spesso l’arroganza dimostrati dal centrodestra che governa da anni questa città. La verità sta purtroppo sotto gli occhi di tutti: se qualcosa di buono e innovativo avviene in questa città, questo sta solo nelle capacità o nella lungimiranza dei sui cittadini più intraprendenti. Nelle cose importanti la maggioranza di centrodestra è assente, o arriva in ritardo.
E’ giusto trascorso un anno dalla mozione che portammo in Consiglio per chiedere la redazione di un Piano di Emergenza comunale. La maggioranza votò la mozione, ma il piano ancora non c’è per i ritardi incredibili nell’assegnarlo ad un professionista. Così se è vero che l’alluvione ha mobilitato tante energie a cominciare dalle ore successive, è pur vero che tutti i protagonisti si sono trovati costretti a decidere cosa fare e come farlo in mancanza di una programmazione o di un piano che desse indicazioni. Oltretutto i quartieri coinvolti sono stati solo due e i fossi hanno tenuto, per cui bisogna pure ritenersi fortunati, perché poteva andare molto peggio. La pioggia poteva essere più diffusa e coinvolgere altri quartieri, oppure riversarsi pure sulle colline, cosa che per fortuna non è successa perché allora sì che i fossi avrebbero avuto portate incontenibili.
Rispetto alle proposte della minoranza rimaste inascoltate, riteniamo inoltre un’ironia della sorte quello che è successo fra mercoledì 26 e giovedì 27 novembre. Nel corso del consiglio di mercoledì in effetti la maggioranza ha accolto l’ennesima istanza dell’opposizione, una mozione a firma di ACP e PD in cui si è chiesto l’istituzione di un fondo per le calamità naturali, anche per risarcire le aziende colpite dalla tromba marina della scorsa estate. Nel deliberare l’assestamento di bilancio, la maggioranza ha in effetti aperto il capitolo di bilancio e stanziato in esso la cifra che ora appare davvero ridicola di 5mila euro. Lo ha fatto senza seguire la nostra richiesta di un regolamento, che invece ora dovrà essere stilato per l’assegnazione di risorse ai privati. Anche in questo caso, abbiamo già fatto da almeno un mese una proposta alla maggioranza che speriamo possa fornire suggerimenti utili.
Ma rispetto a quello che è successo in consiglio mercoledì, vogliamo segnalare un’altra cosa che solo in apparenza potrebbe risultare lontana dall’alluvione di giovedì. Ci riferiamo alla chiusura con cui la maggioranza ha accolto la nostra proposta di far tornare il recupero dei crediti nelle competenze degli uffici comunali. Attraverso uno sforzo di organizzazione che comporterebbe solo volontà politica, con il supporto della multi servizi, potremmo recuperare i 2 milioni e mezzo di crediti per tasse eluse senza spenderne 500mila come percentuale che resterà alla Infotirrena, la società a cui la maggioranza ha affidato con proroga il servizio. Di quanta utilità potrebbe essere ora questo mezzo milione di euro crediamo che sia chiaro ai cittadini, mentre tutti dovrebbero chiedersi il perché di un tale spreco di risorse.

Altra Città è Possbile