Giovannetti: “La pandemia ci ha solo dimostrato che è il caso di invertire la rotta”

LADISPOLI “Rispetto per l’ambiente e legalità. Queste sono le risorse del domani per la costruzione di una nuova felicità e per una nuova economia, Angelo Vassallo”. Per Alessandro Giovannetti, (39 anni) impegnato sul territorio con il “laboratorio” Anima Verde, il Sindaco Pescatore – recentemente ricordato a Ladispoli – è una guida morale, un punto di riferimento. In questa intervista parliamo di cambiamenti climatici,  fenomeni connessi al tempo del Coronavirus, e dello stato ambientale della nostra città.

Ghiacciai che si squagliano come  coni di gelato lasciati al sole, con tutte le conseguenze idrogeologiche. Desertificazione, siccità, incendi, deforestazioni, estinzione di varie specie animali, stagioni impazzite, insomma il Pianeta non se la passa proprio bene, e adesso la pandemia da Coronavirus. Possiamo trovare una connessione?

“I cambiamenti climatici sono una continua minaccia al nostro mondo, ancor più della recente pandemia. Gli stravolgimenti causati dal clima sono sotto gli occhi di tutti mentre il Coronavirus viaggia nell’invisibilità. Recenti studi internazionali hanno trovato una correlazione tra i luoghi più colpiti dalla pandemia e la presenza di aree industriali ed allevamenti intensivi negli stessi territori. Un campanello d’allarme, che in entrambi i casi, non ha fatto molto rumore. Anzi, qualcuno ha negato perfino l’evidenza di questi dati e sono in tanti che continuano a non preoccuparsene. L’erosione del mare è sotto gli occhi di tutti e sappiamo bene, anche a Ladispoli, dove ci porterà questa situazione. La pineta di Ceri è bruciata, nessuno ne comprende le conseguenze. Canali utilizzati come scarichi, immondizia bruciata dietro le nostre case. Violente trombe d’aria si scatenano sul litorale e qualcuno risponde alzando, di parecchio, le nuove costruzioni. Eccoli i cambiamenti climatici, sono proprio sotto i nostri occhi. La pandemia ci ha solo dimostrato, nuovamente, che è il caso di invertire la rotta: durante il lockdown abbiamo assistito ad una rinascita della natura, tra fiori e frutti, insetti ed animali, pronti a riprendersi ciò che, con prepotenza, abbiamo tolto loro. Ne abbiamo guadagnato una migliore qualità dell’aria, dei mari. Ed anche, di rapporti interpersonali. Il capitalismo, dato per spacciato dopo questa esperienza, si è rimesso in moto invece, nel peggiore dei modi, riportando tutto a come lo avevamo lasciato prima del Covid. Recuperare le perdite, sperando di mettere mano ad una crisi mondiale economica, sta deviando l’attenzione su una crisi che è soprattutto umanitaria. L’economia passa anche interessandosi a natura ed ambiente, non solo ai profitti. Angelo Vassallo rappresenta il tassello mancante tra cittadini ed istituzioni. Rispettando le leggi, naturali e poi civili, si è mosso per amore della sua terra, non per interessi personali, portando una vera rivoluzione.Ha investito sulle ricchezze dimenticate, dei territori e delle risorse, dimostrando con i fatti che è possibile creare, in questo modo, lavoro e progresso , ha vinto l’indifferenza di tanti, ha coinvolto tutti. Una minaccia, per quei pochi che il territorio lo violentano e lo consumano, tra cemento e spazzatura, e che hanno deciso, di togliergli la vita, rendendo Vassallo immortale. Se si ama la propria terra, bisogna denunciarne anche gli abusi. La mia generazione è diventata grande vedendo morire Falcone, Borsellino, Vassallo e tanti eroi della legalità. Ne abbiamo raccolto gli insegnamenti, nessuno ha risposto alle nostre domande ma abbiamo trovato risposte nella legalità. La legalità si basa sulle leggi e quelle della natura sono universali.”

Quale è il tuo modello di città, e nello specifico Ladispoli?

“Nato e cresciuto a Roma, ho imparato presto a capire gli errori e i fallimenti della città. Il mio modello raccoglie varie esperienze, collaudate da molteplici città nel mondo sotto il pensiero di “thinkglobally, act locally” (pensa globale ed agisci locale) Sono modelli virtuosi i comuni che hanno accolto il progetto “Rifiuti Zero” scansando la necessità di costruire nuovi inceneritori, penso a Pontevedra in Spagna, che ha diminuito il traffico del 90% pedonalizzando la città, ad Evreux in Francia che da anni riceve premi e menzioni speciali per il lavoro svolto per garantire piena accessibilità ad ogni disabile. Immagino Ladispoli diventare simbolo dell’ ecoturismo, con il suo mare, il bosco, le sue oasi, il buon cibo e le ricchezze ambientali e storiche da valorizzare e riscoprire. E tante nuove opportunità di lavoro.  L’ecologia significa darsi un’ opportunità in più. Sbaglia chi crede che l’ecologismo si basi sui “NO”.Una città che non sia solo “viale e lungomare” ma quartieri, negozi, spazi per i giovani, parchi manutenuti e verdi, senza barriere architettoniche. Per tutti insomma. Adoro questa frase del giornalista Herb Caen “Una città non si misura dalla sua lunghezza e larghezza, ma dall’ampiezza della sua visione e dall’altezza dei sogni.”

Recentemente Anima Verde è confluita in “Ladispoli nel cuore”, cosa vi proponete?

“AnimaVerde è un laboratorio di idee, pensato per i“social” per far conoscere e portare avanti tematiche politiche ambientaliste anche a Ladispoli. Un modo diverso di vivere la politica, mettendo al primo posto la lotta ai cambiamenti climatici ed alle disuguaglianze. AnimaVerde è un respiro più ampio rispetto alle linee guida dei partiti tradizionali: ne fanno parte tutti coloro che si rispecchiano nella libertà di pensiero e di azione, AnimaVerde è condivisione di idee e prìncipi, dichiaratamente verdi, un continuo flusso di opinioni. Con “Ladispoli nel cuore” ho  trovato dialogo, interessi ed obiettivi comuni e soprattutto ho trovato un bel gruppo a cui interessa veramente il bene della città. Un movimento civico che, raccogliendo persone con ideali o esperienze politiche diverse dalla mia, è un continuo stimolo a formulare idee nuove e funzionali, che rispettino anche le aspettative dei cittadini.”

(intervista di Carla Zironi)