Formazione ed informazione, questi sono stati i cardini dei due corsi gratuiti di formazione micologica organizzati dall’Università Agraria di Allumiere in collaborazione con il Comune e sostenuti con il contributo straordinario della Fondazione CARICIV.
Grande soddisfazione per la partecipazione di 97 persone che hanno seguito con attenzione le lezioni dei docenti Luca Sborzacchi, Enrico Borgi, Apolloni Aristide ed Adolfa Pinelli.
Iniziativa facente parte di un progetto ampio che vuole trasmettere passione, amore, responsabilità e professionalità nel rapporto con l’ambiente e la natura. Nei mesi primaverili avevamo proposto due corsi che miravano alla conduzione e gestione di piante di olivo e castagneti, ora questo corso sui funghi e nel prossimo mese di gennaio 2016 approfondiremo la gestione dei vigneti e delle piante da frutto in generale.
Un’iniziativa che viaggia in maniera parallela con “autoctoniamoci” progetto dedicato ai ragazzi della scuola primaria e secondaria che sta prendendo corpo per il secondo anno consecutivo. Tornare a riscoprire il valore delle tradizioni e dei prodotti della terra è fondamentale per apprezzare il passato e costruire il futuro, un futuro che purtroppo sembra sempre più cupo.
Alcune attenzioni elementari …il bosco va vissuto e rispettato; non rovinare il sottobosco e le piante, anche quelle che ritieni “non importanti”; non raccogliere e non danneggiare le varietà di funghi che non conosci; non raccogliere funghi di piccole dimensioni o di difficile riconoscibilità, potrebbe essere molto pericoloso.
Ricorda, comunque, prima di consumarli, di far controllare il raccolto ad un micologo. …non si deve esagerare con le ore di ricerca o con il grado di difficoltà dei percorsi: la stanchezza gioca brutti scherzi ed il bosco può trasformarsi improvvisamente, da luogo di godimento ad un “percorso di guerra”.. ..in caso di pioggia i fondi diventano scivolosi e i vestiti diventano più pesanti: la fatica si fa sentire prima e la necessaria attenzione cala. …la notte nel bosco cala d’improvviso, soprattutto nelle giornate nebbiose o piovose.
In maniera parallela al corso ed in maniera energica è nata una forte sinergia con l’Università Agraria di Tolfa per lavorare alla modifica della la legge Regionale 5 agosto 1998, n. 32 (Disciplina della raccolta e della commercializzazione dei funghi epigei spontanei e di altri prodotti del sottobosco) e riaffermare il diritto d’uso civico dettato dalla legge 16 giugno 1927, n. 1766 ed il successivo regolamento applicativo approvato con R.D. 26 febbraio 1928, n. 332. Una legge regionale che si è trasformata elusivamente in una tassa introdotta con l’art. 5 il cui importo era destinato per le spese sostenute dall’ente preposto al rilascio del tesserino regionale ed a copertura delle spese sostenute dai soggetti di cui all’articolo 14, ossia, per l’organizzazione e lo svolgimento dei corsi di formazione micologica che si tengono nel proprio ambito territoriale.
Interventi economici mai avvenuti in quanto i cittadini del Lazio pagano di tasca propria i corsi o come avvenuto quest’anno ad Allumiere i corsi sono stati sostenuti con un contributo straordinario degli organizzatori.
Inoltre, l’art. 19 prevedeva l’istituzione di specifici capitoli per i proventi dalle sanzioni che dovevano essere utilizzate anche per l’attuazione di interventi di tutela del patrimonio boschivo e forestale, anche questa disposizione palesemente inapplicata.
Quindi, da una attenta analisi si desume in maniera certa che l’unico obiettivo raggiunto dalla legge non è quello di tutelare il patrimonio boschivo e forestale, ma come al solito quello di fare cassa con una tassa annuale ingiusta versata dai cittadini del Lazio. Oltretutto rapportandoci con le regioni limitrofe quali Toscana, Umbria ed Abruzzo, scopriamo di essere i cittadini più danneggiati economicamente.
Altro elemento ingiusto e dannoso per il territorio è la raccolta soltanto in alcuni giorni della settimana, infatti si è riscontrato che nei giorni consentiti le persone che frequentano i boschi sono tanti se non troppi, invece, se l’attività di raccolta venisse svolta tutti giorni, ci sarebbe una presenza distribuita e non concentrata.
Queste ed altre iniziative nei prossimi giorni, saranno condivise tra le due Università Agrarie e sottoposte alla Regione Lazio per la modifica alla Legge.
Il Presidente dell’Università Agraria di Allumiere
Antonio Pasquini