Cerveteri. Referendum Piano rifiuti, Pascucci esulta

CERVETERI – “Siamo davvero soddisfatti che il Referendum sul Piano Rifiuti della Regione Lazio, di cui siamo convinti sostenitori, sia stato ammesso dalla Corte di Appello di Roma. Ora dobbiamo continuare a lavorare per ottenere il buon esito della consultazione referendaria. Siamo certi che i cittadini del Lazio non avranno alcun dubbio su come esprimersi in merito, ovvero, abrogando la parte del cosiddetto Scenario di Controllo del Piano Rifiuti regionale”. Con queste parole Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri, ha commentato la comunicazione giunta dall’Ufficio Centrale per il Referendum Regionale che è stata accolta la richiesta di indizione del Referendum abrogativo regionale, depositata lo scorso 27 settembre. “Il nostro Consiglio Comune, votando all’unanimità, è stato il primo dei 14 Comuni che hanno sostenuto il Referendum votando in Consiglio comunale la delibera contenente la presentazione della richiesta. Ringraziamo sentitamente i Comitati locali e il Forum referendario regionale per il grande impegno sempre profuso per la battaglia verso un più virtuoso ciclo di gestione dei rifiuti.
“La soluzione della questione rifiuti dovrà indubbiamente essere uno dei temi prioritari sulla quale le Forze politiche si dovranno pronunciare nella prossima tornata elettorale regionale e della città di Roma”, ha proseguito Pascucci. “Il Referendum che proponiamo riguarda una parte davvero controversa del Piano regionale per i rifiuti, la quale in buona sostanza permetterebbe, qualora non si raggiungano le percentuali di raccolta differenziata fissate nella prima parte dello stesso Piano, di poter continuare a sversare rifiuti indifferenziati in discarica o, ancora peggio, ad incenerirli”.
Soddisfatto anche Stefano Bibbolino, Consigliere comunale di Cerveteri che ha seguito insieme al personale del Comune ed ad alcuni volontari del Forum tutto l’iter della presentazione dell’istanza referendaria: “E’ davvero un bel momento di democrazia, che pone un’importante questione di civiltà. Il Piano regionale dei rifiuti contiene, per un verso, cioè nella parte generale, una normativa in linea con le leggi comunitarie; dall’altro verso, nello scenario di controllo, la possibilità di venir meno a tale normativa. La questione rifiuti deve essere risolta e ci sono metodi e mezzi per farlo in modo conforme alle leggi europee e soprattutto nel rispetto dell’ambiente. Sono convinto che in occasione del referendum ci sarà una grande mobilitazione popolare. Noi certamente faremo la nostra parte per continuare a sensibilizzare i cittadini ma anche tutte le Istituzioni locali e regionali sulla necessità di una più virtuosa gestione dei rifiuti. Un grazie sentito a tutti coloro che hanno contribuito a questo primo risultato”.