Allumiere tra i Comuni più “ricicloni” della Provincia di Roma

ALLUMIERE -Sono Castelnuovo di Porto, Cave e Allumiere i Comuni Ricicloni 2013 di Legambiente per la Provincia di Roma, secondo la prima indagine sulle buone pratiche di gestione dei rifiuti in questo territorio sul modello del famoso premio nazionale, presentata stamattina a Palazzo Valentini e realizzata con il contributo dell’Amministrazione provinciale. Sono questi i tre Comuni dell’ambito provinciale a superare nel 2012 l’obiettivo minimo del 65% di raccolta differenziata fissato dalla legge. Nel dettaglio Castelnuovo di Porto guadagna il podio con una percentuale di raccolta differenziata pari al 79,42%, seguito da Cave con il 66,02% e da Allumiere con il 65,4%. Premio “Start Up” per aver implementato un nuovo sistema di raccolta di rifiuti urbani nel corso del 2012 con ottimi risultati fin da subito a Castel Madama (passato in tre mesi dal 51 al 73%) e Morlupo (passato in tre mesi dal 17,4 al 74,02%).
Hanno preso parte all’indagine, fornendo su base volontaria i dati richiesti relativi all’anno 2012, circa un quarto dei Comuni (23,14%, ossia 28 amministrazioni su 121), di un territorio nel quale vive la maggior parte della popolazione residente in provincia (3.392.651 abitanti sui complessivi 4.194.068, l’80,9%), e si producono complessivamente ben 1.990.589 tonnellate di rifiuti urbani, il 75% sulla produzione dell’intero territorio provinciale e il 58% di quello regionale, ossia una produzione pro capite media di 586,74 chilogrammi per abitante di immondizia, ben al di sopra della produzione nazionale. I Comuni partecipanti all’indagine nel 2012 hanno avviato a riciclaggio 512.154 tonnellate di materiali, nella maggior parte dei casi attraverso il sistema domiciliare.
“Si moltiplicano le esperienze di buona gestione dei rifiuti, di porta a porta per la differenziata con risultati ottimi, ma c’è davvero ancora molto da fare, serve molto impegno da parte della Regione, ma soprattutto nella Capitale con la nuova amministrazione –ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Il nuovo governo della Regione Lazio può fare molto esportando il modello virtuoso maturato in questi anni nella Provincia di Roma, investendo i 130 milioni di euro fermi nelle casse regionali su progetti mirati con i Comuni e le province. Il porta a porta è il modello vincente e va esteso in tutto il territorio, fondando un nuovo ciclo virtuoso che batta discariche e inceneritori, rimettendo mano al piano rifiuti regionale e puntando su impianti per gestire la raccolta differenziata.”
Un riconoscimento “Sulla strada giusta!” è stato, poi, assegnato da Legambiente ad altri 13 Comuni che, pur non rispettando gli obiettivi di legge, hanno intrapreso una buona strada attestandosi attorno al 50% di raccolta differenziata: Sacrofano (63,9%), Anguillara Sabazia (59,8%), Ariccia (59,13%), Ciampino (58,56%), Canale Monterano (57,4%), Monte Porzio Catone (56,5%), Campagnano di Roma (55,13%), Trevignano Romano (54,62%), Zagarolo (52,73%), Castel Madama (52,07%), Guidonia Montecelio (50,75%), Formello (50,36%) e Montelanico appena sotto (49,11%).
Non tutto è solo raccolta differenziata, anzi i sistemi di riduzione dei rifiuti contano molto. Nel 70% dei Comuni partecipanti sono state distribuite compostiere da giardino per incentivare la corretta gestione dei rifiuti organici, anche se l’intervento ha riguardato solo lo 0,94% delle utenze domestiche totali presenti nei comuni partecipanti. Il 92% dei Comuni ha una piattaforma ecologica a supporto del sistema di raccolta dei rifiuti urbani, mentre solo il 57,14% dei Comuni è dotato di punti di erogazione di acqua alla spina, solo per 3 Comuni è presente quello del latte. Il 17,86% dei Comuni ha incentivato l’utilizzo di stoviglie riutilizzabili presso le mense comunali o distribuisce sporte riutilizzabili e compostabili. Solo il 7,14% dei comuni usa stoviglie riutilizzabili a feste e sagre e ha sottoscritto accordi con rivenditori per il recupero di alimenti freschi. Male sull’approvvigionamento dei prodotti: in soli 6 comuni sono regolamentati gli acquisti verdi, acquisti di beni e servizi a ridotto impatto ambientale, nei capitolati e bandi di gara.