“Affidamento diretto, urgente e straordinario di € 84.043,00 per le potature. Si può fare?”

LADISPOLI – La nostra città è ormai, sempre più “l’Università degli affidamenti diretti“, cioè degli appalti senza selezione per la scelta del contraente, come invece richiederebbe il codice degli appalti. E si tratta di una moda che, qui da noi, non subisce alcuna flessione, nonostante le notizie allarmanti di cui si apprende sulla cronaca dei giornali, che dovrebbero invitare a maggiore cautela, specialmente se si tratta di affidamenti “ricorrenti”, cioè con le stesse imprese con le quali l’amministrazioni ha rapporti costanti e continuativi (rif. norma anticorruzione)
In particolare, il Comune di Ladispoli, con un determinazione del 27 novembre scorso (riportata nel link in fondo alla pagina) decide di effettuare “lavori straordinari” di potatura e, vista l’urgenza (strano!!!!), li affida, in modo diretto, come estensione di un contratto precedente (l’estensione non è proprio una forma contrattuale consentita), per un valore di € 84.043,00
Nell’atto si legge che “Con l’approssimarsi della stagione invernale, questo Comune deve procedere alla potatura e/o abbattimento di diverse essenze vegetali ad alto e medio fusto presenti nel territorio comunale, nonché al ripristino di alcuni arredi ed impianti di irrigazione danneggiati”.
Sembra l’inizio di un romanzo d’autore e dice una verità che, a un operatore esperto (che conosca l’alternanza delle stagioni) non deve apparire come una novità, cioè, che dopo l’autunno, solitamente viene l’inverno. E non si tratta proprio di una situazione imprevedibile, né straordinaria.
Invece, l’atto prosegue così: “Detti lavori (le potature), essendo riconosciuti come manutenzione straordinaria, non sono ricompresi nell’appalto del servizio di gestione del verde pubblico del Comune di Ladispoli, […] il quale prevede, allo scopo, la possibilità di affidare alle medesime imprese forniture e prestazioni straordinarie da computare agli stessi patti e condizioni contrattuali.
La nostra profonda ignoranza (di cui ci scusiamo) ci porta a ritenere sorprendente che le “potature” siano da considerare come “lavoro straordinario”, visto che si tratta di attività ricorrente, prevedibile e persino programmabile riguardo ai tempi e alle modalità di attuazione. Quindi non comprendiamo come mai non siano state incluse nell’appalto. E soprattutto non si comprende quali ragioni abbiano indotto il Comune a doversi riservare di affidare alle stesse imprese “prestazioni straordinarie” aggiuntive, che invece, si configurerebbero come “nuovi affidamenti”.
Nello stesso atto si dice che a causa delle “limitate carenze di bilancio” (siamo stati quindi fortunati, perché se avessimo avuto più soldi ci sarebbe costata di più), “scaturirebbe una spesa complessiva di € 88.888,00 oltre I.V.A. di legge”.
L’atto prosegue con una serie di giochi di ribassi per cui alla fine si arriva ad affidare l’incarico delle potature per € 84.043,00 oltre I.V.A., richiedendo “la celerità d’intervento altrimenti non conseguibile in caso di avvio di apposito procedimento ex novo”. Quindi lo stesso Comune riconosce che avrebbe dovuto provvedere con un diverso procedimento “ex novo”, ma per amore degli alberi, sceglie la via più breve, cioè l’affidamento diretto alle stesse ditte.
Ci troviamo, come accade spesso a Ladispoli, di nuovo di fronte a un caso di “urgenza”, grazie alla quale si giustifica un affidamento diretto, cioè in deroga alle procedure previste dal codice degli appalti.
Il funzionario che adotta l’atto dichiara: “Attestata, per il disposto dell’art. 147 bis, comma 1, del D.Lgs 267/2000, dal sottoscritto Responsabile del Servizio, la regolarità e correttezza dell’azione amministrativa del presente atto”. Quindi noi non abbiamo alcun motivo per ritenere che non sia come lui afferma. E siamo certi che tutto è regolare e corretto.
Tuttavia, il Comitato, esercitando un diritto che la legge riconosce, ha inoltrato al Segretario comunale una richiesta di verifica dell’atto, proprio in ragione della modalità di affidamento e della fragilità (a nostro avviso) delle motivazioni, anche in corrispondenza del valore.
Inoltre, visto, peraltro, che l’Amministrazione comunale, piuttosto che aprirsi al dialogo con i cittadini, vuole provare a ingaggiare oziosi scontri giudiziari (facendo crede di essere vittima di notizie false, ogni volta che si producono atti reali e si citano situazioni vere e comprovate), qualora non riuscissimo ad avere risposte esaurienti, saremo costretti, purtroppo, anche noi a ricorrere allo stesso tremito e ad aggiungere una nuova segnalazione, agli organi competenti, a quelle, proprio recentemente, avviate (e sono numerose e circostanziate). Al seguente link il testo integrale della determina: http://www.comitatolegalita.it/wp-content/uploads/2014/12/determina-affidamento-diretto-potatura.pdf

Comitato per la legalità – Ladispoli