Una mozione per la salvaguardia dell’ambiente marino

LADISPOLI – Il Consiglio comunale di Ladispoli, all’unanimità, ha deciso di promuovere un progetto per la salvaguardia dell’ambiente marino, e il supporto dei Comuni limitrofi e della Regione Lazio è fondamentale per la buona riuscita del progetto. Nel documento approvato si ricorda come la pesca attraverso reti a strascico sia particolarmente pericolosa per l’ecosistema del fondale marino, per tale motivo si è deciso di vietare queste reti sotto costa ovvero entro le 3 miglia marine o comunque in fondali inferiori ai 50 metri, dove, si sviluppano ecosistemi complessi e di fondamentale ruolo biologico come quello della prateria di Posidonia oceanica, un sito di Interesse Comunitario si trova infatti in mare aperto a 3 miglia dalla nostra costa. Ciò nonostante è frequente che grandi pescherecci che praticano questo tipo di pesca entrino nelle tre miglia dalla costa.

Federico Ascani, consigliere comunale e delegato al turismo, condanna tale pratica che “determina gravi problemi all’equilibrio marino e all’economia del mare compromettendo l’esercizio della piccola pesca, come quella praticata a Ladispoli, saldamente legata al territorio e in quanto tale sensibilizzata al mantenimento e alla salvaguardia dell’equilibrio dell’ambiente marino.[…] Data la difficile controllabilità dell’attività di pesca in mare aperto potrebbe essere utile si potrebbe pensare all’affondamento in aree di particolare interesse biologico di grandi blocchi di cemento capaci di danneggiare le reti. Oltre all’effetto di allontanare lo strascico illegale dall’area interessata questi blocchi fornirebbero supporto agli organismi bentonici incrementando la biodiversità dell’area, con conseguenze positive anche per la pesca.”