CIVITAVECCHIA – Inutile addentrarsi in tecnicismi. Gli intrecci giuridici, cavilli o meno che siano, che hanno portato al fermo dei lavori alla Marina sono questione per avvocati e giudici, perché sembra evidente che sotto l’aspetto tecnico, con sentenze, delibere, pareri e interpretazioni che si rincorrono, la questione è difficilmente comprensibile per i comuni cittadini. Ma il dato politico che emerge in questi giorni sulla vicenda è tra il grottesco e l’imbarazzante, con un surreale scambio dei ruoli tra maggioranza e opposizione che stanno disegnando una farsa degna del miglior Pirandello.
Non sono lontani i tempi in cui, durante l’Amministrazione Moscherini, il centrosinistra gridava senza indugio che alla Marina era stato compiuto un abuso, in virtù di un vincolo paesaggistico che andava rispettato; contestazione che l’allora Primo cittadino e la sua colorita maggioranza rigettavano strenuamente, parlando di correttezza cristallina dell’iter procedurale e autorizzativo dei lavori, di abbaglio della Sovrintendenza e della Regione e di bieca vendetta del Sottosegretario Giro per gli indigesti rimpasti di Giunta operati da Moscherini. E non sono lontani nemmeno i tempi in cui, in piena campagna elettorale, l’attuale Sindaco Pietro Tidei e l’intera coalizione di centrosinistra proclamavano la necessità di invertire la tendenza rispetto alla gestione amministrativa della precedente Giunta, soprattutto in ambito urbanistico, e confermavano l’abuso perpetrato alla Marina, invocando pene per i responsabili.
Oggi invece che cosa accade? Accade che l’Amministrazione Tidei e lo stesso Primo cittadino dichiarano che in realtà alla Marina non è stato commesso alcun abuso, tanto che il Dirigente di settore autorizza lo sblocco dei lavori, senza alcuna necessità di chiarire chi e come ha determinato due anni di fermo del cantiere. E accade che contemporaneamente l’ex Sindaco Moscherini convoca una conferenza stampa per dire invece che l’abuso c’era eccome e il vincolo paesaggistico pure.
Ridere o piangere? Difficile dirlo, perché di fronte a questa farsa si rimane più che altro a bocca aperta. Chi ci guadagna in tutto questo? Non Moscherini, né il Sindaco Tidei, e nemmeno i loro sostenitori. Ci perde sicuramente la credibilità della politica; ci perdono i cittadini, che vedono buttati al vento i loro soldi. Perché in sostanza una certezza ce l’abbiamo: a quanto pare alla Marina non è accaduto nulla. Nessuno ha sbagliato, nessuno ha mentito, nessuno pagherà.
Marco Galice