Esplode il caso Fosso del Prete, indagano i Carabinieri

Discarica Fosso del PreteCIVITAVECCHIA – Esplode il caso Fosso del Prete. Nella giornata di ieri Carabinieri del Noe hanno infatti eseguito alcuni sopralluoghi presso la vecchia discarica comunale ed in particolare alla prima vasca di raccolta, chiusa nel 2005 e completamente abbandonata.
Come riferisce una nota di Palazzo del Pincio “sono stati rilevati abbondanti versamenti di percolato altamente inquinante per la totale assenza della manutenzione che secondo la legge in questi casi deve proseguire per 30 anni dopo la chiusura. A seguito del sopralluogo, stamane i Noe hanno comunicato, via fax, l’avvio di un procedimento per violazione delle norme ambientali”.
I fatti, come vengono riportati da Palazzo del Pincio, sono questi. “La discarica ha funzionato dal 2000 al 2005 data nella quale la Fosso del Prete srl (di proprietà comunale) ha eseguito l’operazione di “keeping”, gettando i teli di copertura e sigillando il tutto. Il contratto prevedeva la manutenzione per tre anni. Nel frattempo la norma di legge aveva esteso l’obbligo di manutenzione fino a 30 anni dopo la chiusura. E’ il 2008 quando la situazione precipita: si apre un inestricabile contenzioso tra la Fosso del Prete srl e l’Amministrazione Comunale. La Fosso del Prete chiedeva il rinnovo del contratto per proseguire ad aver cura della discarica fino al 2025, come previsto dalla legge. Il Comune invece si opponeva anche se la Fosso del Prete è di sua proprietà. Le cose sono dunque rimaste così. Abbandonata alle intemperie e agli inevitabili fenomeni chimici del tempo la prima vasca ha iniziato a produrre percolato altamente inquinante con perdite ingenti in più punti. Secondo i primi rilievi dei Carabinieri l’impianto era chiuso e in stato di completo abbandono da almeno due anni”.