Preoccupazione e solidarietà a Tidei dopo l’incendio della sua auto

macchina tideiCIVITAVECCHIA – Desta forte preoccupazione in città l’incendio che ieri ha mandato a fuoco la macchina di Pietro Tidei immediatamente dopo la sua elezione a Sindaco. Fatto su stanno indagando in queste ore i Carabinieri per accertare in primo luogo le origini delle fiamme, anche se al momento la natura dolosa del rogo sembra la più accreditata.
La prima ferma presa di posizione sull’accaduto si registra dall’Associazione Regionale del Lazio per la lotta contro le illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto”. “Tidei è il nuovo Sindaco di Civitavecchia e la sua autovettura va a fuoco. Un messaggio brutale, emblematico del clima torbido che stiamo denunciando da anni su un territorio, ed un tessuto sociale, devastato da mafie, clientele e corruzione. Il grave attentato deve servire a far acquisire a tutti i cittadini perbene di Civitavecchia e dell’intero territorio dell’Alto Lazio una più piena consapevolezza della gravità della situazione in cui ci troviamo e, al contempo, obbliga noi dell’Associazione Caponnetto ad aumentare l’impegno, insieme a tutte le forze democratiche disponibili ed alla società civile, nell’azione di contrasto della criminalità organizzata. Nell’esprimere al nuovo Sindaco i sentimenti della vicinanza e della solidarietà dell’intera Associazione Caponnetto, invitiamo la cittadinanza civitavecchiese alla mobilitazione ed alla massima vigilanza”.
Condanna dell’accaduto e solidarietà a Tidei viene espressa anche dalla Cgil CdLT di Civitavecchia-Roma Nord, per voce del suo segretario Cesare Caiazza: “Siamo di fronte ad un atto di violenza, ad una ‘vendetta’, ad un tentativo di intimidazione, tanto più gravi e insopportabili se inquadrati in un contesto particolarmente drammatico per l’intero Paese ferito, nei sentimenti e nei valori più vivi e profondi, dal vile attentato di sabato passato a Brindisi – le sue parole – Sia che si sia trattato (come paventano i notiziari regionali) di un vero e proprio attentato, che di una pesante intimidazione di stile fascista, siamo di fronte ad un episodio gravissimo che auspico venga condannato, unanimemente, da tutte le forze sociali e politiche civitavecchiesi. Dopo una campagna elettorale caratterizzata da toni alti ed accesi, vi è bisogno di rasserenare il clima, di ancorare il confronto, politico e sociale, sul terreno della democrazia e della convivenza civile”. “La Cgil è impegnata – prosegue – insieme a Cisl e Uil, a livello nazionale, in tutte le iniziative che si susseguono, dopo i tragici fatti di Brindisi, per pretendere che i colpevoli vengano individuati e puniti, per impedire che simili atroci tragedie possano ripetersi, per combattere il ricatto del terrore e della paura. La Cgil, anche a Civitavecchia, insieme alle altre confederazioni, all’intero mondo del lavoro e ai pensionati, saprà essere un importante baluardo per impedire che la violenza possa svolgere un ruolo di prevaricazione o condizionare la normale dialettica politica e sociale. Vi è il bisogno urgente, in questa città, di rideterminare un clima di convivenza pacifica e democratica, inteso come ‘precondizione’ per riavviare il necessario confronto sociale finalizzato ad affrontare i tanti problemi che affliggono il territorio – conclude Caiazza – ad iniziare dal dramma occupazionale e del lavoro”.