LADISPOLI –C’è rabbia e amarezza nel Coordinamento delle Associazioni locali dopo che il progetto per la realizzazione di un “Giardino Sensoriale per persone affette dal morbo di Alzhaimer e demenze senili” sembra essere naufragato nella burocrazia amministrativa. Tale progetto nasce nell’ambito del bilancio partecipativo organizzato a febbraio dal Comune che prevedeva la partecipazione di cittadini, associazioni e volontari per dibattere il tema del verde pubblico. In tale contesto, oltre a presentare progetti per la realizzazione di aree verdi pubbliche, vi era anche la possibilità di presentare una richiesta di autogestione di un pezzo di area verde all’interno del territorio urbano. Due le proposte che venivano presentate, con tanto di approvazione della Giunta. Una avanzata da Verdemarino per l’autogestione del giardino di piazza Odescalchi, un’altra dal Coordinamento delle Associazioni e dall’Avo per realizzare appunto un “Giardino sensoriale per malati di Alzhaimer”.
“Per il primo progetto – spiegano Gianfranco Ricerlla e Rosario Sasso – è stato possibile avviare in tempi brevi la concessione ai cittadini richiedenti che hanno svolto un ottimo lavoro riqualificando il ‘giardino botanico’ rendendolo fruibile e decoroso. Per il secondo progetto era stata richiesta l’individuazione di un’area. L’associazione Avo e l’architetto Ausiello dell’associazione Cantiericomuni, dopo un sopralluogo avvenuto giovedì 26 maggio, avevano individuato due possibili aree (l’area verde tra viale Glasgow e via Londra e in alternativa l’area verde su via Atene angolo via Belgrado) consegnando la proposta al comune attraverso documento protocollato. Dopo aver chiesto informazioni sull’esito della pratica, effettuato un sollecito al Sindaco e agli uffici preposti, sembrava che il tutto andasse in porto. L’amara sorpresa l’abbiamo scoperta in questi giorni, dopo tanto tempo passato tra promesse, ritardi, mancanza di risposte da parte del Comune: l’area prescelta non è di proprietà del Comune, almeno non per adesso, in futuro chissà”.
A questo punto i rappresentanti del Coordinamento si chiedono: in un momento di crisi economica, in un momento in cui anche il comune lamenta mancanza di risorse da dedicare alla gestione del verde pubblico ci sembra paradossale che i cittadini e volontari che si sono offerti per una iniziativa lodevole vengano trattati inadeguatamente e con scarso interesse. Ci auguriamo che chi di dovere possa porre rimedio a questa situazione francamente inaccettabile”.