“Razionalizzazione degli istituti scolastici: il lavoro da fare è già pronto”

Scuola Galice via Regina EelenaCIVITAVECCHIA – “Per garantire un processo di continuità didattica nell’ambito dello stesso ciclo di istruzione, a decorrere dall’anno scolastico 2011 – 2012 la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado sono aggregate in istituti comprensivi, con la conseguente soppressione delle istituzioni scolastiche autonome costituite separatamente da direzioni didattiche e scuole secondarie di I grado(…)”
Così recita il testo della neo- legge 111, relativa alla razionalizzazione della spesa in materia d’istruzione scolastica. Se già questa Italia si dimostra particolarmente “parsimoniosa” quando si tratta di scuola e cultura, a complicare le cose ci si metterebbe, sul piano locale, la solita abitudine ad arenare i progetti in via di definizione. E’ quanto afferma in un comunicato stampa il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi Damiria Delmirani, che pone l’accento sull’approvazione della legge 111 per sottolineare l’esigenza di riconsiderare un’antica questione in sospeso con la Provincia di Roma. Risalirebbe a tre anni fa’ infatti un progetto per la realizzazione di quattro Istituti Comprensivi nel territorio di Civitavecchia, da articolare in base all’utenza e alla presenza di sedi scolastiche già preesistenti. Un progetto disegnato in maniera approfondita, “elaborato secondo un’ottica razionale e asettica, senza interessi di parte”, pensato all’epoca della sua pianificazione come risposta “alla singolare opera di razionalizzazione” che sarebbe stata alla base della realizzazione dell’Istituto Comprensivo di via Toscana 2. Un piano di razionalizzazione mal realizzato, “incapace di rispondere al problema del sottoutilizzo di locali pubblici e all’uso improprio di altre sedi”, a cui rispose appunto il nuovo progetto, che avrebbe dovuto essere attivo già a partire dall’anno scolastico 2010/2011. Tuttavia, seguendo un ritornello ormai noto, il progetto si arenò in dirittura di arrivo, dopo che l’iter burocratico Comunale poteva dirsi concluso, e non rimaneva che l’approvazione della Provincia. A rinvenire la questione dalle nebbie del tempo ci pensano ora i nuovi provvedimenti, in arrivo direttamente dai vertici. E la Delmirani coglie l’occasione per ripresentare il problema : “Ora che dall’alto ci viene imposta una razionalizzazione necessaria verrà finalmente preso in considerazione il progetto oppure, come solita abitudine italiana, si cercherà ancora di accontentare tutti, danneggiando utenti e operatori?”