Fontane “sequestrate” a Cerveteri e Ladispoli

fontanellaCERVETERI – Singolare protesta questa mattina a Cerveteri e Ladispoli da parte degli attivisti di Forza Nuova che hanno voluto sensibilizzare i cittadini sul referendum del prossimo 12 e 13 giugno “sequestrando” con il nastro bianco e rosso numerose fontanelle pubbliche. Il tutto accompagnato da cartelli con slogan come “espropriato dalle multinazionali”. “Ci vogliono rubare l’acqua, il 12 e 13 giugno vota si – le parole di Giuseppe Onorato e Claudio Stefani, rispettivamente responsabili locali di Forza Nuova – Nei tentativi di privatizzazione dell’acqua già in atto in Italia, come quello di Aprilia gestito dalla francese Veolia, i prezzi sono lievitati del 300% in pochi mesi e i servizi sono addirittura peggiori della precedente gestione. L’acqua, in quanto bene naturale e primario, non può essere gestita da enti speculativi, che mirerebbero solo al profitto e non al benessere dei cittadini. Forza Nuova invita gli Italiani a votare 4 Sì al referendum. Due Sì che permetterebbero di far restare pubblica la gestione delle reti idriche. Un Sì al quesito sul nucleare, tecnologia obsoleta e pericolosa, che già si sta dismettendo nel resto d’Europa, ed un Si al quesito sul legittimo impedimento, per non permettere a chi governa di poter delinquere liberamente”.
“Forza Nuova – proseguono – ritiene che gli unici interessati a boicottare questo referendum siano coloro che hanno voluto le leggi truffa che ora il popolo ha il potere di abrogare, ossia mafiosi, politicanti corrotti, multinazionali e banchieri. Le proposte di Forza Nuova sono tanto semplici quanto concrete: l’acqua e l’energia devono essere gestite da un ente pubblico che ne assicuri il prezzo stabile e la gratuità ai cittadini bisognosi; stipulazione di un piano di ricerca e sviluppo delle energie rinnovabili, sotto stretto controllo dello stato che deve impedire ogni tipo di infiltrazione mercantilistica o mafiosa; visti inoltre gli infiniti casi di corruzione e collusione che vedono protagonisti politici italiani, riteniamo sia giusto, a tutela del cittadino, che i governanti possano essere processati regolarmente”.