CIVITAVECCHIA – “La vittoria di Bruno Astorre a Civitavecchia drogata dalla Compagnia portuale”. Sono parole destinate ad fomentare nuovi scontri in seno al Pd e al centrosinistra quelle della Consigliera regionale Marietta Tidei all’indomani delle elezioni per il nuovo segretario regionale del Partito Democratico, che hanno visto prevalere sia a livello regionale che locale l’ex esponente della Margherita.
“Vorrei con grande serenità esprimere qualche considerazione – esordisce Marietta Tidei – La prima che emerge è che le primarie di sabato non sono state le primarie del PD. Determinante, infatti, è stato l’apporto della Compagnia Portuale di Civitavecchia che, in maniera molto organizzata, ha convogliato a favore di Bruno Astorre tutte le sue forze e quelle delle entità satelliti. Abbiamo visto, a presidio del seggio, i vertici della Compagnia Portuale, compreso il presidente, il coordinatore e molti componenti del direttivo della ex Sel che hanno seguito, penna alla mano, dentro e fuori la struttura, l’afflusso delle persone e addirittura lo spoglio. Senza nulla togliere al tanto lavoro che hanno svolto i tradizionali sostenitori di Astorre, è chiaro che la partecipazione alle primarie è stata drogata. Civitavecchia ha visto al voto 2163 persone. In molti municipi di Roma molto più popolosi di Civitavecchia, le cifre non arrivano a 1000. A Guidonia, comune che ha quasi il doppio degli abitanti di Civitavecchia, le adesioni sono state poco più di un migliaio. Il dato di Civitavecchia, visto anche lo stato di tragica inattività del partito, è difficilmente giustificabile. Gioire della partecipazione come fa il segretario Ferri è comprensibile solo tenendo ben presente la sua palese inesperienza”.
Quindi una provocazione all’indirizzo degli ex esponenti di Sel: “Prendiamo atto della situazione – prosegue – e ci aspettiamo che tutta l’area che ha gravitato intorno agli ex Sel, entri ufficialmente nel partito. E che lo faccia a tutti i livelli istituzionali. Ci aspettiamo, inoltre, che cadano le ‘riserve di caccia’ e che sia possibile discutere, nel partito, anche del destino del porto, senza che qualcuno gridi ‘il porto siamo solo noi e nessuno si azzardi a parlarne’. Perché entrare in un partito vuol dire discutere e condividere le decisioni. Tutte. In questo caso sarà possibile verificare quale è il tessuto connettivo di coloro che danno sempre lezioni da sinistra al Pd con la parte ex democristiana del partito. Ci auguriamo, inoltre, che da compagni di partito, smettano di insultare veementemente e periodicamente il Pd, i suoi dirigenti locali e nazionali. Se questo accadrà ne saremo felici”.
“Se questo non dovesse accadere sarà chiaro che si è trattato solo di un tentativo di acuire le divisioni interne al Pd – conclude Marietta Tidei – Facendo finta di essere amici. E sarà chiaro che, se non ci saranno quegli ingressi e quelle adesioni, il movente di chi ha gonfiato le primarie sarà stato quello di condizionare, per i propri interessi politici, la vita di un altro partito. Noi vogliamo ripartire dai tanti che ci hanno sostenuto, aprendo una discussione sul futuro della città a 360 gradi. Auguri di nuovo a Bruno Astorre. Gli auguriamo un sereno e proficuo mandato”.