Forza Italia dichiara guerra alla Fondazione Cariciv

CIVITAVECCHIA – Se gran parte del mondo politico e dell’associazionismo si schiera difesa della Fondazione Cariciv, Forza Italia non molla la presa. E torna a chiedere le dimissioni dei suoi vertici in quella che, ormai chiaramente, sembra una resa dei conti post elettorale tutta interna a centrodestra.
“Siamo certi che la Fondazione è un ente il cui ruolo è da tutelare, anche in funzione dell’insostituibile opera di apporto alle associazioni e alle tante realtà del territorio, che hanno lastricato il suo percorso in questi anni – la premessa mielosa del coordinamento di Forza Italia – Comprendiamo quindi la preoccupazione che si respira in numerosi ambienti della città, per i quali i contributi di via Risorgimento sono stati decisivi per avviare e sostenere le loro iniziative”.
“Tuttavia – ed ecco che parte l’affondo – ci chiediamo cosa c’entra la Fondazione con l’acquisto di una emittente televisiva per un milione e duecentomila euro, cifra enorme, oltretutto in perdita il primo anno di ottocentomila euro? Non ci sembrano soldi spesi per fini pubblici. Ci chiediamo poi di chi fosse questa emittente e se ci fosse un eventuale interesse tra le parti in causa. Ancora: un’altra cosa che ci sembra anormale è una Fondazione che prende una sòla, per dirla in termini popolari, da diciannove milioni di euro mentre a un cittadino che vuole prendere un prestito anche di soli cinquemila euro vengono fatte le radiografie fino al terzo rado di parentela, firmando garanzie per tre volte tanto. Non si poteva utilizzare con questo ‘affidabile’ mediatore la stessa metodologia? Senza prenderci in giro, crediamo che in qualsiasi ente pubblico o azienda privata una questione del genere avrebbe immediatamente consigliato i responsabili di firmare la propria lettera di dimissioni immediate e irrevocabili, per non dire altro. Possiamo capire gli interessi di pochi – conclude Forza Italia– ma si ha la netta sensazione di trovarsi davanti ad uno scandalo che colpisce un territorio drammaticamente alle prese con la crisi. E nascondere la polvere sotto il tappeto non si può”.