A Tessennano arrivano altri due minori immigrati

TESSENNANO – Il cuore solidale della Tuscia continua a fare la sua parte. Al Centro accoglienza per minori immigrati Arcobaleno di Tessennano (Viterbo), infatti, nell’ambito del programma di ricongiungimento familiare del ministero degli Interni, sono giunti lo scorso 5 settembre altri due ospiti: si tratta del cugino e del fratello di due minori precedentemente affidati al centro stesso. I nuovi arrivati si trovavano uno a Caltagirone (Catania) e l’altro a Crotone. L’assistente sociale Orlanda Serangeli e l’interprete di lingua araba, fatto seguito a quanto dichiarato dai minori affidati rispetto alla presenza di parenti sul territorio italiano, hanno contattato le famiglie nei Paesi di origine e con i responsabili delle strutture ospitanti hanno attestato la veridicità dell’informazione. L’abbraccio scambiatosi, i sorrisi e lo stato euforico manifestato sono stati l’appagamento migliore per chi, come noi, ogni giorno lavora per e con i ragazzi accolti mettendoci serietà, dedizione, entusiasmo, determinazione e professionalità.
Il centro Arcobaleno è attivo dal mese di aprile, ospita ragazzi di diverse nazionalità ed è gestito dal Comune di Tessennano quale ente capofila, in partenariato con la cooperativa Avvenire di Soriano nel Cimino, l’ente di Formazione Erfap Lazio e la cooperativa sociale Eurisa di Albano Laziale. Il centro è l’unico del suo genere in regione ed è una scommessa che richiede fiducia da parte di tutti per perpetrare e proseguire nei suoi scopi più nobili: accogliere e dare una casa a giovani minori che diversamente sarebbero sicuramente destinati a realtà meno adatte alla loro giovane età. Lo scorso agosto, tra l’altro, accompagnato dal sindaco di Tessennano Ermanno Nicolai, si è recato in visita al centro il presidente della Sesta Commissione della Regione Lazio, Enrico Panunzi, al quale sono state illustrate le finalità dello stesso, gli obiettivi e le strategie attuate per raggiungerli. Dal consigliere regionale un invito ad andare avanti visto l’altro valore umanitario che ci aiuta guardare in maniera più attenta e possibilmente affrontare con umanità e coraggio le vicissitudini di questi minorenni che scappano da situazioni di emergenza.