“Professione Tagesmutter” ovvero “mamma di giorno”

CIVITAVECCHIA – “Professione Tagesmutter” è il titolo del libro della psicologa e psicoterapeuta Dr.ssa Elisabetta Mottino (ed. Franco Angeli), presentato sabato 16 maggio alla libreria Galleria del Libro in Via Traiana 20. Tagesmutter è un termine tedesco che significa “mamme di giorno”: una professione estremamente diffusa nel Nord Europa che sta poco alla volta prendendo piede anche in Italia, in particolar modo nelle regioni del centro Nord. “Fatica a radicarsi e diffondersi proprio nel Lazio – ha affermato la Mottino – probabilmente per una carenza normativa che stabilisca regole e ne disciplini l’attività.” Ma chi è e cosa fa questa figura particolare, le chiediamo. “E’ un’educatrice chiamata a gestire fino a 5 bambini – risponde – qualificata e spesso laureata in discipline con formazione pedagogica, requisito indispensabile per seguirne lo sviluppo. Gli asili così formati sono piccoli e i genitori possono scegliere la Tagesmutter che vogliono, valutandone competenze e specifici progetti educativi: corsi di musica, di lingua o pittura. In questo modo il nido non è più un parcheggio ma diventa un ambiente qualificato e familiare.”
Per quanto ci è dato capire questa nuova figura professionale ha una marcia in più rispetto al classico nido o alla baby sitter, perché è in grado di offrire, oltre ad un servizio altamente qualificato e differenziato, maggiore flessibilità negli orari di accoglienza. Sono lavoratrici ha spiegato la Mottino “che possono offrire un servizio più elastico dei nidi privati: dalle ore 7,30 del mattino fino alle ore 18,00 o 19,00 per andare incontro alle esigenze di molti genitori che terminano il proprio orario di lavoro dopo le ore 17,00. Quindi la Tagesmutter è più flessibile e questo è un grande vantaggio per tutti coloro che non dispongono di nonni, non possono servirsi di tate o asili nido privati, in quanto troppo costosi e fuori dalla loro portata.”
Vi sono, inoltre, altri elementi da non trascurare e da prendere in considerazione, a favore della Tagesmutter, ha precisato la psicologa: “Costi più bassi di un normale nido privato; i bambini sono accolti nella sua casa, in un ambiente familiare che dà loro continuità e sicurezza, insieme a piccoli gruppetti; e la presenza della stessa educatrice. Diversamente accade nei normali asili che ricevono fino a 30 bambini, con educatrici in alternanza e sempre diverse.”
Sembrerebbe che la Regione Lazio stia avviando un Piano Famiglia per procedere all’inserimento dei servizi delle Tagesmutter. Con tutta l’esperienza maturata finora in altri contesti, la psicologa vorrebbe iniziare anche nella nostra città tale servizio ma al momento senza successo. “Non sono riuscita ad ottenere le risorse necessarie alla sua realizzazione – ha concluso – Peccato perché può essere una professione nuova, estremamente utile che può offrire buone occasioni di lavoro, specie per quei giovani, anche uomini, che hanno un bagaglio culturale psico-pedagogico allo scopo di trasformare il nido da semplice parcheggio ad un ambiente familiare, sereno, responsabile e con personale a misura di bambino.”

Antonella Marrucci