Lazio service, Santori: “Forte pericolo di inquinamento prove”

ROMA – “Ci giungono delle segnalazioni in merito alla presenza negli uffici di vertice di Lazio Service dei dirigenti coinvolti dallo scandalo delle presunte mazzette a favore del parlamentare del Pd, Di Stefano. Il presidente della Regione Lazio Zingaretti, che aveva dichiarato di avere tutto l’interesse affinchè si faccia piena luce sulla vicenda sostenendo la procura della Repubblica in questa azione, ci spieghi i motivi di questa presenza invasiva e come intende tutelare le istituzioni dal forte pericolo di inquinamento delle prove. La Regione Lazio in una nota ufficiale aveva dichiarato che la società Lazio Service aveva disposto per i tre dirigenti indagati la sospensione cautelare non disciplinare con conseguente esonero dall’attività lavorativa. Tutto questo non sta avvenendo anche perché di solito, collegati a determinati provvedimenti, si accompagna anche il divieto di accedere ai locali aziendali. Spero si faccia immediata chiarezza non a parole ma con i fatti”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, che ha presentato sul tema tre interrogazioni urgenti e in seguito agli sviluppi dell’indagine Enpam che vede coinvolti dei Dirigenti di Lazio Service Giuseppe Tota, Tonino D’Annibale e Claudia Ariano,rispettivamente Dirigente Area Affari Legali, Dirigente Area Amministrazione e Dirigente Area Innovazione Sviluppo